# HG changeset patch # User Giulio@puck # Date 1250300489 -7200 # Node ID 18905b63a9040141967e28a1491976a6201c505a # Parent c3506735825411d92d95fe07a2ef90d5be4635c6 Minor changes and translation of code snippets for App.A. diff -r c35067358254 -r 18905b63a904 it/appA-svn.xml --- a/it/appA-svn.xml Sat Aug 15 03:10:19 2009 +0200 +++ b/it/appA-svn.xml Sat Aug 15 03:41:29 2009 +0200 @@ -48,9 +48,9 @@ $ hg convert http://python-nose.googlecode.com/svn/trunk - L'estensione convert opera in maniera incrementale. In altre parole, dopo che avete eseguito hg convert una prima volta, eseguendolo nuovamente importerete tutte le nuove revisioni inserite dopo che avete dato il via alla prima esecuzione. La conversione incrementale funzionerà solo se eseguite hg convert nello stesso repository Mercurial che avete usato in origine, perché l'estensione convert salva alcuni metadati privati all'interno del repository in un file chiamato .hg/shamap non soggetto al controllo di revisione. - - Quando volete cominciare a effettuare modifiche usando Mercurial, è preferibile clonare l'albero in cui state facendo le vostre conversioni e tenere da parte l'albero originale per dedicarlo a future conversioni incrementali. Questo è il modo più sicuro di per estrarre i futuri commit dal sistema di controllo di revisione sorgente e incorporarli nel progetto Mercurial che avete appena creato. + L'estensione convert opera in maniera incrementale. In altre parole, dopo che avete invocato hg convert una prima volta, invocandolo nuovamente importerete tutte le nuove revisioni che sono state inserite dopo la vostra prima esecuzione del comando. La conversione incrementale funzionerà solo se invocate hg convert nello stesso repository Mercurial che avete usato in origine, perché l'estensione convert salva alcuni metadati privati all'interno del repository in un file chiamato .hg/shamap non soggetto al controllo di revisione. + + Quando volete cominciare a effettuare modifiche usando Mercurial, è preferibile clonare l'albero in cui state facendo le vostre conversioni e tenere da parte l'albero originale per dedicarlo a future conversioni incrementali. Questo è il modo più sicuro per estrarre i futuri commit dal sistema di controllo di revisione sorgente e incorporarli nel progetto Mercurial che avete appena creato. Convertire molti rami @@ -59,20 +59,20 @@ Per default, a ogni ramo Subversion importato in Mercurial viene assegnato un nome. Dopo che la conversione si è conclusa, potete ottenere una lista dei nomi dei rami attivi nel repository Mercurial usando hg branches -a. Se preferite importare i rami Subversion senza nomi, passate l'opzione al comando hg convert. - Una volta che avete convertito il vostro albero, se volete seguire la consuetudine, tipica per Mercurial, di lavorare in un albero che contiene un singolo ramo, potete clonare quel singolo ramo usando hg clone -r nomedelbranch. + Una volta che avete convertito il vostro albero, se volete seguire la consuetudine tipica per Mercurial di lavorare in un albero che contiene un singolo ramo, potete clonare quel singolo ramo usando hg clone -r nomedelramo. Correlare i nomi utente - Alcuni strumenti di controllo di revisione salvano con ogni inserimento solo nomi utenti brevi che possono essere difficili da interpretare. Con Mercurial, la norma è quella di salvare il nome e l'indirizzo email di chi effettua il commit, due informazioni molto più utile se in seguito volessimo contattare quella persona. + Alcuni strumenti di controllo di revisione salvano con ogni inserimento solo nomi utenti brevi che possono essere difficili da interpretare. Con Mercurial, la norma è quella di salvare il nome e l'indirizzo email di chi effettua il commit, due informazioni molto più utili se in seguito volessimo contattare quella persona. Se state convertendo un albero da un sistema di controllo di revisione che usa nomi brevi, potete correlare quei nomi a equivalenti più lunghi passando l'opzione al comando hg convert. Questa opzione accetta un nome di file che dovrebbe contenere voci nel seguente formato. arist = Aristotele <aristotele@filo.example.gr> soc = Socrate <socrate@filo.example.gr> - Ogni volta che convert incontra un commit associato al nome utente arist nel repository sorgente, userà il nome Aristotele <aristotele@filo.example.gr> nella revisione convertita in Mercurial. Se nessuna corrispondenza viene trovata per un dato nome, quel nome è usato alla lettera. + Ogni volta che convert incontra un commit associato al nome utente arist nel repository sorgente, userà il nome Aristotele <aristotele@filo.example.gr> nella revisione convertita in Mercurial. Se non viene trovata alcuna corrispondenza per un certo nome, quel nome viene usato alla lettera. @@ -102,9 +102,9 @@ Migliorare le prestazioni della conversione da Subversion - Avrete spesso bisogno di fare diversi tentativi prima di trovare la combinazione perfetta tra mappa di utenti, mappa di file e altri parametri di conversione. La conversione di un repository Subversion attraverso un protocollo di accesso come ssh o http può procedere migliaia di volte più lentamente di quanto Mercurial sia capace di operare in realtà, a causa della latenza di rete. Questo può rendere molto complicata la messa a punto di quella ricetta per la conversione perfetta. - - Il comando svnsync può velocizzare grandemente la conversione di un repository Subversion. Serve per creare un mirror di sola lettura di un repository Subversion. L'idea è quella di creare un mirror locale del vostro albero Subversion per poi convertire il mirror in un repository Mercurial. + Avrete spesso bisogno di fare diversi tentativi prima di trovare la combinazione perfetta tra mappa di utenti, mappa di file e altri parametri di conversione. La conversione di un repository Subversion attraverso un protocollo di accesso come ssh o HTTP può procedere migliaia di volte più lentamente di quanto Mercurial sia capace di operare in realtà, a causa della latenza di rete. Questo può rendere molto complicata la messa a punto di quella ricetta per la conversione perfetta. + + Il comando svnsync può velocizzare notevolmente la conversione di un repository Subversion. Serve per creare un mirror di sola lettura di un repository Subversion. L'idea è quella di creare un mirror locale del vostro albero Subversion per poi convertire il mirror in un repository Mercurial. Immaginiamo di voler convertire il repository Subversion che contiene il popolare progetto Memcached in un albero Mercurial. Per prima cosa, creiamo un repository Subversion locale. @@ -128,9 +128,9 @@ $ hg convert memcached-mirror - Se il repository Subversion è ancora attivo, possiamo usare questo processo in maniera incrementale. Eseguiamo svnsync per propagare i nuovi cambiamenti verso il nostro mirror e poi eseguiamo hg convert per importarli nel nostro albero Mercurial. - - Un'importazione in due stadi realizata con svnsync ha due vantaggi. Il primo è che svnsync usa una sincronizzazione di rete con Subversion più efficiente rispetto al comando hg convert, quindi trasferisce meno dati attraverso la rete. Il secondo è che l'importazione da un albero Subversion locale è così veloce che potete aggiustare ripetutamente le vostre impostazioni di conversione senza aspettare ogni volta la terminazione di un processo di conversione basato su rete e dolorosamente lento. + Se il repository Subversion è ancora attivo, possiamo usare questo processo in maniera incrementale. Invochiamo svnsync per propagare i nuovi cambiamenti verso il nostro mirror e poi invochiamo hg convert per importarli nel nostro albero Mercurial. + + Un'importazione in due stadi realizzata con svnsync ha due vantaggi. Il primo è che svnsync usa una sincronizzazione di rete con Subversion più efficiente rispetto al comando hg convert, quindi trasferisce meno dati attraverso la rete. Il secondo è che l'importazione da un albero Subversion locale è così veloce che potete aggiustare ripetutamente le vostre impostazioni di conversione senza aspettare ogni volta la terminazione di un processo di conversione basato su rete e dolorosamente lento. @@ -149,9 +149,9 @@ L'ambito dei comandi - Dato che Subversion non sa quali parti del suo spazio di nomi siano realmente rami, tratta la maggior parte dei comandi come se richiedesse di operare al livello di qualsiasi directory in cui vi troviate e ai livelli sottostanti. Per esempio, se eseguite svn log, otterrete la cronologia di qualunque parte dell'albero stiate osservando, non dell'intero albero. - - Il comportamento predefinito di Mercurial è differente perché i suoi comandi operano sull'intero repository. Eseguite hg log e vi mostrerà la cronologia dell'intero albero, a prescindere da quale parte della directory di lavoro state visitando in quel momento. Se volete solo la cronologia di un file o di una directory particolare, vi basta fornire un nome al comando, e.g. hg log src. + Dato che Subversion non sa quali parti del suo spazio di nomi siano realmente rami, tratta la maggior parte dei comandi come se richiedesse di operare al livello della directory in cui vi trovate e ai livelli sottostanti. Per esempio, se eseguite svn log, otterrete la cronologia di qualunque parte dell'albero stiate osservando, non dell'intero albero. + + Il comportamento predefinito di Mercurial è differente perché i suoi comandi operano sull'intero repository. Eseguite hg log e vi mostrerà la cronologia dell'intero albero, a prescindere da quale parte della directory di lavoro stiate visitando in quel momento. Se volete solo la cronologia di un file o di una directory particolare, vi basta fornire un nome al comando, e.g. hg log sorgenti. Secondo la mia esperienza, questa differenza nel comportamento predefinito dei comandi è probabilmente la cosa che può confondervi di più se dovete spostarvi frequentemente avanti e indietro tra i due strumenti. @@ -161,9 +161,9 @@ Con Subversion, è normale (anche se blandamente deprecato) che più persone collaborino su un singolo ramo. Se Alice e Bruno stanno lavorando insieme e Alice inserisce alcune modifiche nel ramo condiviso, Bruno deve aggiornare la vista del ramo del suo client prima di poter effettuare un commit. Dato che in quel momento non esiste alcuna registrazione permanente dei cambiamenti fatti da Bruno, le sue modifiche potrebbero rovinarsi o andare perdute durante e dopo questo aggiornamento. - Mercurial, invece, incoraggia un modello di inserimento-e-unione. Bruno inserisce le proprie modifiche nel suo repository locale prima di estrarre o trasmettere i cambiamenti da o verso il server che condivide con Alice. Se Alice trasmette i suoi cambiamenti prima che Bruno provi a trasmettere i propri, Bruno non sarà in grado di trasmettere i suoi cambiamenti prima di aver estratto quelli di Alice, averli incorporati e aver effettuato il commit dei risultati dell'unione. Se Bruno commette un errore durante l'unione, può sempre ritornare al commit che aveva registrato i suoi cambiamenti. - - Vale la pena sottolineare che questi sono i modi più comuni di lavorare con questi strumenti. Subversion supporta un modello più sicuro per consentirvi di lavorare-nel-vostro-ramo-personale, che però in pratica si rivela abbastanza scomodo da non essere particolarmente diffuso. Mercurial può supportare un modello meno sicuro che permette di estrarre e unire i cambiamenti nonostante la presenza di modifiche non ancora registrate, ma questo è considerato estremamente inusuale. + Mercurial, invece, incoraggia un modello di inserimento-e-unione. Bruno inserisce le sue modifiche nella sua copia locale del repository prima di estrarre o trasmettere i cambiamenti da o verso il server che condivide con Alice. Se Alice trasmette i suoi cambiamenti prima che Bruno provi a trasmettere i propri, Bruno non sarà in grado di trasmettere i suoi cambiamenti prima di aver estratto quelli di Alice, averli incorporati e aver effettuato il commit dei risultati dell'unione. Se Bruno commette un errore durante l'unione, può sempre ritornare al commit con il quale aveva registrato i suoi cambiamenti. + + Vale la pena sottolineare che questi sono i modi più comuni di lavorare con questi strumenti. Subversion supporta un modello più sicuro per consentirvi di lavorare nel vostro ramo personale, che però in pratica si rivela abbastanza scomodo da non essere particolarmente diffuso. Mercurial può supportare un modello meno sicuro che permette di estrarre e unire i cambiamenti nonostante la presenza di modifiche non ancora registrate, ma questo è considerato estremamente inusuale. @@ -327,7 +327,7 @@ Suggerimenti utili per i principianti - In alcuni sistemi di controllo di revisione, può diventare complicato stampare le differenze per una singola revisione registrata nel repository. Per esempio, con Subversion, per vedere cosa è cambiato nella revisione 104654 dovete digitare svn diff -r104653:104654. Mercurial elimina la necessità di digitare due volte l'identificatore di revisione in questo caso comune. Per ottenere solo le differenze, digitate hg export 104654. Per ottenere un messaggio nel registro della cronologia seguito dalle differenze, digitate hg log -r104654 -p. + In alcuni sistemi di controllo di revisione, può diventare complicato stampare le differenze per una singola revisione registrata nel repository. Per esempio, con Subversion, per vedere cos'è cambiato nella revisione 104654 dovete digitare svn diff -r104653:104654. Mercurial elimina la necessità di digitare due volte l'identificatore di revisione in questo caso comune. Per ottenere solo le differenze, digitate hg export 104654. Per ottenere un messaggio dal registro della cronologia seguito dalle differenze, digitate hg log -r104654 -p. Quando eseguite hg status senza argomenti, vi viene mostrato lo stato dell'intero albero, con i percorsi relativi alla radice del repository. Questo rende complicato copiare un nome di file dal risultato di hg status alla riga di comando. Se eseguite hg status passandogli il nome di un file o di una directory, il comando stamperà i percorsi relativi alla vostra posizione corrente. Quindi, per ottenere da hg status lo stato di tutto l'albero, con i percorsi relativi alla vostra directory corrente invece che alla radice del repository, passate il risultato di hg root al comando hg status. Su un sistema di tipo Unix, potete farlo facilmente nel modo che segue: