# HG changeset patch # User Giulio@puck # Date 1249514635 -7200 # Node ID 5f91a658a69d7ff1755d471757caf8c36a95d649 # Parent 46c4ba8de2b1525d63213235663a0ec122e9d0f5 Wording. diff -r 46c4ba8de2b1 -r 5f91a658a69d it/ch14-hgext.xml --- a/it/ch14-hgext.xml Thu Aug 06 01:22:15 2009 +0200 +++ b/it/ch14-hgext.xml Thu Aug 06 01:23:55 2009 +0200 @@ -27,7 +27,7 @@ Le prestazioni di Mercurial sono tipicamente eccellenti. Per esempio, quando invocate il comando hg status, Mercurial deve esaminare quasi ogni file e directory nel vostro repository in modo da mostrare lo stato dei file. Molti altri comandi Mercurial devono fare lo stesso lavoro dietro le quinte; per esempio, il comando hg diff usa il meccanismo dello stato per evitare costose operazioni di confronto su file che ovviamente non sono stati modificati. - Dato che ottenere lo stato di un file è un'operazione cruciale per raggiungere buone prestazioni, gli autori di Mercurial hanno ottimizzato quasi completamente questo codice. Tuttavia, non è possibile evitare il fatto che, quando invocate hg + Dato che ottenere lo stato di un file è un'operazione cruciale per raggiungere buone prestazioni, gli autori di Mercurial hanno ottimizzato il più possibile questo codice. Tuttavia, non è possibile evitare il fatto che, quando invocate hg status, Mercurial dovrà effettuare almeno una costosa chiamata di sistema per ogni file registrato in modo da determinare se è stato modificato dall'ultima volta che Mercurial ha controllato. Per repository di dimensioni sufficientemente grandi, questa operazione può durare molto tempo. Per esprimere numericamente la vastità di questo effetto, ho creato un repository contenente 150.000 file registrati e ho cronometrato hg status per scoprire che impiega dieci secondi a terminare, anche quando nessuno di quei file è stato modificato.