# HG changeset patch # User gpiancastelli # Date 1250954766 -7200 # Node ID c06e8bddfcf9408dfc7711f5c785af1bda484cb0 # Parent b818ec4dd1d2f8ca08426572e2db0dd03ae9be61 Some e.g. & all i.e. translations. diff -r b818ec4dd1d2 -r c06e8bddfcf9 it/appB-mq-ref.xml --- a/it/appB-mq-ref.xml Sat Aug 22 17:08:09 2009 +0200 +++ b/it/appB-mq-ref.xml Sat Aug 22 17:26:06 2009 +0200 @@ -16,7 +16,7 @@ <command role="hg-ext-mq">qcommit</command>&emdash;registra i cambiamenti nel repository della coda - Il comando qcommit registra qualsiasi cambiamento in sospeso nel repository .hg/patches. Questo comando funziona solo se la directory .hg/patches è un repository, i.e. se avete creato la directory usando hg qinit o avete invocato hg init nella directory dopo aver eseguito qinit. + Il comando qcommit registra qualsiasi cambiamento in sospeso nel repository .hg/patches. Questo comando funziona solo se la directory .hg/patches è un repository, cioè se avete creato la directory usando hg qinit o avete invocato hg init nella directory dopo aver eseguito qinit. Questo comando è un'abbreviazione di hg commit --cwd .hg/patches. @@ -187,7 +187,7 @@ Il comando qrefresh si occupa delle seguenti modifiche. - I cambiamenti al messaggio di commit, i.e. il testo che precede la prima intestazione di diff nel file di patch, vengono riflessi nel nuovo changeset che rappresenta la patch. + I cambiamenti al messaggio di commit, cioè al testo che precede la prima intestazione di diff nel file di patch, vengono riflessi nel nuovo changeset che rappresenta la patch. Le modifiche ai file registrati nella directory di lavoro vengono aggiunte alla patch. diff -r b818ec4dd1d2 -r c06e8bddfcf9 it/ch03-tour-merge.xml --- a/it/ch03-tour-merge.xml Sat Aug 22 17:08:09 2009 +0200 +++ b/it/ch03-tour-merge.xml Sat Aug 22 17:26:06 2009 +0200 @@ -132,7 +132,7 @@ Il mio strumento grafico preferito per gestire le unioni è kdiff3, che userò per descrivere le caratteristiche comuni a queste applicazioni. Potete vedere kdiff3 in azione nella . Il tipo di unione che sta eseguendo si chiama unione a tre vie, perché ci sono tre differenti versioni di un file che ci interessano. La porzione superiore della finestra è divisa in tre pannelli: - a sinistra troviamo la versione base del file, i.e. la versione più recente da cui discendono le due versioni che stiamo cercando di unire; + a sinistra troviamo la versione base del file, cioè la versione più recente da cui discendono le due versioni che stiamo cercando di unire; nel mezzo troviamo la nostra versione del file, con i contenuti che abbiamo modificato; diff -r b818ec4dd1d2 -r c06e8bddfcf9 it/ch05-daily.xml --- a/it/ch05-daily.xml Sat Aug 22 17:08:09 2009 +0200 +++ b/it/ch05-daily.xml Sat Aug 22 17:26:06 2009 +0200 @@ -393,7 +393,7 @@ - I file che sono molto grandi e incomprimibili, e.g. le immagini ISO dei CD-ROM, renderanno la clonazione attraverso la rete molto lenta semplicemente a causa delle loro dimensioni. + I file che sono molto grandi e incomprimibili, come per esempio le immagini ISO dei CD-ROM, renderanno la clonazione attraverso la rete molto lenta semplicemente a causa delle loro dimensioni. I file che cambiano parecchio da una revisione alla successiva potrebbero essere costosi da memorizzare se li modificate frequentemente, e i conflitti causati da modifiche in parallelo a questi file potrebbero essere difficili da risolvere. diff -r b818ec4dd1d2 -r c06e8bddfcf9 it/ch06-collab.xml --- a/it/ch06-collab.xml Sat Aug 22 17:08:09 2009 +0200 +++ b/it/ch06-collab.xml Sat Aug 22 17:26:06 2009 +0200 @@ -287,7 +287,7 @@ Usare un agente di autenticazione - Un agente di autenticazione è un demone che tiene le passphrase in memoria (quindi le dimenticherà se uscite dal sistema e poi rientrate). Un client ssh noterà se un agente è in esecuzione e gli richiederà una passphrase. Se non c'è alcun agente di autenticazione attivo, o se l'agente non ha memorizzato la passphrase necessaria, dovrete digitare la vostra passphrase ogni volta che Mercurial prova a comunicare con il server per vostro conto (e.g. ogni volta che estraete o trasmettete cambiamenti). + Un agente di autenticazione è un demone che tiene le passphrase in memoria (quindi le dimenticherà se uscite dal sistema e poi rientrate). Un client ssh noterà se un agente è in esecuzione e gli richiederà una passphrase. Se non c'è alcun agente di autenticazione attivo, o se l'agente non ha memorizzato la passphrase necessaria, dovrete digitare la vostra passphrase ogni volta che Mercurial prova a comunicare con il server per vostro conto (per esempio, ogni volta che estraete o trasmettete cambiamenti). Lo svantaggio di memorizzare le passphrase in un agente è che un aggressore ben preparato sarebbe in grado di recuperare il testo in chiaro delle vostre passphrase, a volte anche se il vostro sistema è stato riavviato. Dovreste giudicare da voi se questo è un rischio che potete correre. Di certo, un agente vi permette di risparmiare tempo evitandovi di digitare ripetutamente sempre lo stesso testo. diff -r b818ec4dd1d2 -r c06e8bddfcf9 it/ch09-undo.xml --- a/it/ch09-undo.xml Sat Aug 22 17:08:09 2009 +0200 +++ b/it/ch09-undo.xml Sat Aug 22 17:26:06 2009 +0200 @@ -198,7 +198,7 @@ Usate sempre l'opzione <option role="hg-opt-backout">--merge</option> - In effetti, dato che l'opzione farà la cosa giusta a prescindere dal fatto che il changeset sia quello di punta o meno (i.e. non cercherà di eseguire un'unione se state ritirando la punta, dato che non ce n'è bisogno), dovreste usare sempre questa opzione quando invocate il comando hg backout. + In effetti, dato che l'opzione farà la cosa giusta a prescindere dal fatto che il changeset sia quello di punta o meno (cioè non cercherà di eseguire un'unione se state ritirando la punta, dato che non ce n'è bisogno), dovreste usare sempre questa opzione quando invocate il comando hg backout. @@ -265,7 +265,7 @@ Ecco una breve descrizione del funzionamento del comando hg backout. - Si assicura che la directory di lavoro sia pulita, i.e. che l'elenco generato da hg status sia vuoto. + Si assicura che la directory di lavoro sia pulita, cioè che l'elenco generato da hg status sia vuoto. Memorizza il genitore corrente della directory di lavoro. Chiamiamo orig questo changeset. diff -r b818ec4dd1d2 -r c06e8bddfcf9 it/ch10-hook.xml --- a/it/ch10-hook.xml Sat Aug 22 17:08:09 2009 +0200 +++ b/it/ch10-hook.xml Sat Aug 22 17:26:06 2009 +0200 @@ -59,7 +59,7 @@ Questo avviene solo se estraete cambiamenti da un repository operando su un file system locale o di rete. Se state effettuando l'estrazione via HTTP o ssh, qualsiasi hook outgoing verrà eseguito sul server con l'account utente che è stato usato per eseguire il processo server. - Per vedere quali hook sono definiti in un repository, usate il comando hg showconfig hooks. Se state lavorando in un repository, ma state comunicando con un repository di cui non siete i proprietari (e.g. usando hg pull o hg incoming), ricordate che sono gli hook dell'altro repository che dovreste controllare, non i vostri. + Per vedere quali hook sono definiti in un repository, usate il comando hg showconfig hooks. Se state lavorando in un repository, ma state comunicando con un repository di cui non siete i proprietari (per esempio, usando hg pull o hg incoming), ricordate che sono gli hook dell'altro repository che dovreste controllare, non i vostri. @@ -681,7 +681,7 @@ I parametri di questo hook sono i seguenti. - local: un booleano. Indica se l'etichetta è locale a questa istanza del repository (i.e. memorizzata nel file .hg/localtags) o se è gestita da Mercurial (memorizzata nel file .hgtags). + local: un booleano. Indica se l'etichetta è locale a questa istanza del repository (cioè memorizzata nel file .hg/localtags) o se è gestita da Mercurial (memorizzata nel file .hgtags). node: un identificatore di changeset. L'identificatore del changeset da etichettare. @@ -761,7 +761,7 @@ I parametri di questo hook sono i seguenti. - local: un booleano. Indica se l'etichetta è locale a questa istanza del repository (i.e. memorizzata nel file .hg/localtags) o se è gestita da Mercurial (memorizzata nel file .hgtags). + local: un booleano. Indica se l'etichetta è locale a questa istanza del repository (cioè memorizzata nel file .hg/localtags) o se è gestita da Mercurial (memorizzata nel file .hgtags). node: un identificatore di changeset. L'identificatore del changeset che è stato etichettato. diff -r b818ec4dd1d2 -r c06e8bddfcf9 it/ch11-template.xml --- a/it/ch11-template.xml Sat Aug 22 17:08:09 2009 +0200 +++ b/it/ch11-template.xml Sat Aug 22 17:26:06 2009 +0200 @@ -169,7 +169,7 @@ rfc822date: parola chiave date. Rappresenta una data usando lo stesso formato impiegato nelle intestazioni email. Produce una stringa come Mon, 04 Sep 2006 15:13:13 -0700. - short: hash di changeset. Produce la forma breve di un hash di changeset, i.e. una stringa esadecimale di 12 caratteri. + short: hash di changeset. Produce la forma breve di un hash di changeset, cioè una stringa esadecimale di 12 caratteri. shortdate: parola chiave date. Rappresenta l'anno, il mese e il giorno della data. Produce una stringa come 2006-09-04.