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changeset 740:5c6bd9084a7e

First literal translation of Ch.5.
author Giulio@puck
date Sun Jul 05 20:45:19 2009 +0200 (2009-07-05)
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     1.4 +<chapter id="chap:daily">
     1.5 +  <?dbhtml filename="uso-quotidiano-di-mercurial.html"?>
     1.6 +  <title>L'uso quotidiano di Mercurial</title>
     1.7 +
     1.8 +  <sect1>
     1.9 +    <title>Dire a Mercurial di quali file tenere traccia</title>
    1.10 +
    1.11 +    <para id="x_1a3">Mercurial non lavora con i file nel vostro repository a meno che voi non gli diciate di gestirli. Il comando <command role="hg-cmd">hg status</command> vi dirà quali file Mercurial non conosce; usa un <quote><literal>?</literal></quote> per mostrare tali file.</para>
    1.12 +
    1.13 +    <para id="x_1a4">Per dire a Mercurial di tenere traccia di un file, usate il comando <command role="hg-cmd">hg add</command>. Una volta che avete aggiunto un file, la voce per quel file nell'elenco visualizzato da <command role="hg-cmd">hg status</command> cambia da <quote><literal>?</literal></quote> a <quote><literal>A</literal></quote>.</para>
    1.14 +
    1.15 +      &interaction.daily.files.add;
    1.16 +
    1.17 +    <para id="x_1a5">Dopo aver eseguito <command role="hg-cmd">hg commit</command>, i file che avete aggiunto prima dell'inserimento non verranno più elencati dal comando <command role="hg-cmd">hg status</command>. La ragione per questo è che di default, <command role="hg-cmd">hg status</command> vi segnala solo i file <quote>interessanti</quote>&emdash;quelli che avete (per esempio) modificato, rimosso, o rinominato. Se avete un repository che contiene miglia di file, vorrete raramente sapere qualcosa dei file che Mercurial ha già registrato ma che non sono cambiati. (Potete comunque ottenere questa informazione, come vedremo più avanti.)</para>
    1.18 +
    1.19 +    <para id="x_1a6">Una volta che aggiungete un file, Mercurial non fa nulla con quello immediatamente. Invece, scatterà una fotografia dello stato del file la prossima volta che eseguirete un commit. Poi continuerà a tenere traccia dei cambiamenti che apportate al file ogni volta che effettuate un commit, fino a quando non rimuovete il file.</para>
    1.20 +
    1.21 +    <sect2>
    1.22 +      <title>Designazione esplicita o implicita dei file</title>
    1.23 +
    1.24 +      <para id="x_1a7">Un comportamento utile che Mercurial ha è che se passate un nome di una directory a un comando, ogni comando Mercurial tratterà questo come <quote>Voglio operare su ogni file in questa directory e nelle sue sottodirectory</quote>.</para>
    1.25 +
    1.26 +      &interaction.daily.files.add-dir;
    1.27 +
    1.28 +      <para id="x_1a8">Notate in questo esempio che Mercurial ha stampato i nomi dei file che ha aggiunto, laddove non ha fatto così quando abbiamo aggiunto il file chiamato <filename>myfile.txt</filename> nell'esempio precedente.</para>
    1.29 +
    1.30 +      <para id="x_1a9">Quello che sta succedendo è che nel primo caso, abbiamo esplicitamente designato il file da aggiungere sulla linea di comando. L'assunzione fatta da Mercurial in questi casi è che sappiamo quello che stiamo facendo, per cui non stampa alcun ~output~.</para>
    1.31 +
    1.32 +      <para id="x_1aa">Tuttavia, quando <emphasis>implichiamo</emphasis> i nomi dei file dando il nome di una directory, Mercurial compie il passo aggiuntivo di stampare il nome di ogni file con cui fa qualcosa. Questo rende più chiaro ciò che sta succedendo e riduce la probabilità di una sorpresa sgradita e silenziosa. Questo comportamento è comune alla maggior parte dei comandi Mercurial.</para>
    1.33 +    </sect2>
    1.34 +
    1.35 +    <sect2>
    1.36 +      <title>Mercurial registra i file, non le directory</title>
    1.37 +
    1.38 +      <para id="x_1ab">Mercurial non tiene traccia delle informazioni sulle directory. Invece, tiene traccia del percorso di un file. Prima di creare un file, come prima cosa crea tutte le directory mancanti che ne compongono il percorso. Dopo che ha cancellato un file, cancella ogni directory vuota che faceva parte del percorso del file cancellato. Questa sembra una distinzione insignificante, ma ha una minore conseguenza pratica: non è possibile rappresentare una directory completamente vuota in Mercurial.</para>
    1.39 +
    1.40 +      <para id="x_1ac">Le directory vuote sono raramente utili, e ci sono soluzioni non invadenti che potete usare per ottenere un effetto appropriato. Quindi, gli sviluppatori di Mercurial hanno sentito che la complessità che sarebbe stata richiesta per gestire le directory vuote non valesse il limitato beneficio che questa funzionalità avrebbe portato.</para>
    1.41 +
    1.42 +      <para id="x_1ad">Se avete bisogno di una directory vuota nel vostro repository, ci sono alcuni modi per ottenerla. Uno di questi è quello di creare una directory, poi di usare <command role="hg-cmd">hg add</command> per aggiungere un file <quote>nascosto</quote> a quella directory. Sui sistemi di tipo Unix, qualsiasi file il cui nome comincia con un punto (<quote><literal>.</literal></quote>) viene considerato nascosto dalla maggior parte dei comandi e dalle applicazioni con interfaccia grafica. Questo approccio è illustrato qui di seguito.</para>
    1.43 +
    1.44 +&interaction.daily.files.hidden;
    1.45 +
    1.46 +      <para id="x_1ae">Un altro modo per fronteggiare il bisogno di una directory vuota è semplicemente quello di crearne una nel vostro script automatico di ~build~ nel momento in cui ne avete bisogno.</para>
    1.47 +    </sect2>
    1.48 +  </sect1>
    1.49 +
    1.50 +  <sect1>
    1.51 +    <title>Come smettere di tenere traccia di un file</title>
    1.52 +
    1.53 +    <para id="x_1af">Una volta che avete deciso che un file non appartiene più al vostro repository, usate il comando <command role="hg-cmd">hg remove</command>. Questo cancella il file e dice a Mercurial di non tenerne più traccia (cosa che avverrà nel prossimo commit). Un file rimosso viene rappresentato nell'elenco prodotto da <command role="hg-cmd">hg status</command> con una <quote><literal>R</literal></quote>.</para>
    1.54 +
    1.55 +    &interaction.daily.files.remove;
    1.56 +
    1.57 +    <para id="x_1b0">Dopo che avete rimosso un file tramite <command role="hg-cmd">hg remove</command>, Mercurial non terrà più traccia di quel file anche se ricreate un file con lo stesso nome nella vostra directory di lavoro. Se ricreate effettivamente un file con lo stesso nome e volete che Mercurial registri il nuovo file, usate semplicemente <command role="hg-cmd">hg add</command>. Mercurial saprà che il nuovo file non è in alcun modo legato al vecchio file con lo stesso nome.</para>
    1.58 +
    1.59 +    <sect2>
    1.60 +      <title>La rimozione di un file non ha effetti sulla sua cronologia.</title>
    1.61 +
    1.62 +      <para id="x_1b1">&Egrave; importante capire che la rimozione di un file ha solo due effetti.</para>
    1.63 +      <itemizedlist>
    1.64 +	<listitem><para id="x_1b2">Rimuove la versione corrente del file dalla directory di lavoro.</para>
    1.65 +	</listitem>
    1.66 +	<listitem><para id="x_1b3">Ferma Mercurial dal tenere traccia dei cambiamenti al file, dal momento del commit successivo.</para>
    1.67 +	</listitem></itemizedlist>
    1.68 +      <para id="x_1b4">La rimozione di un file <emphasis>non</emphasis> altera la <emphasis>cronologia</emphasis> del file in alcun modo.</para>
    1.69 +
    1.70 +      <para id="x_1b5">Se aggiornate la directory di lavoro a un changeset che era stato inserito quando stava ancora tenendo traccia del file che più tardi avete rimosso, il file riapparirà nella directory di lavoro, con i contenuti che aveva quando avete inserito quel changeset. Se poi aggiornate la directory di lavoro a un changeset successivo, in cui il file è stato rimosso, Mercurial rimuoverà ancora una volta il file dalla directory di lavoro.</para>
    1.71 +    </sect2>
    1.72 +
    1.73 +    <sect2>
    1.74 +      <title>File mancanti</title>
    1.75 +
    1.76 +      <para id="x_1b6">Mercurial considera <emphasis>mancante</emphasis> un file che avete cancellato senza usare <command role="hg-cmd">hg remove</command>. Un file mancante viene rappresentato con <quote><literal>!</literal></quote> nell'elenco mostrato da <command role="hg-cmd">hg status</command>. Di solito, i comandi Mercurial non fanno nulla con i file mancanti.</para>
    1.77 +
    1.78 +      &interaction.daily.files.missing;
    1.79 +
    1.80 +      <para id="x_1b7">Se il vostro repository contiene un file che <command role="hg-cmd">hg status</command> riporta come mancante, e volete che il file rimanga assente, potete eseguire <command role="hg-cmd">hg remove <option role="hg-opt-remove">--after</option></command> in ogni momento più tardi, per dire a Mercurial che volevate effettivamente rimuovere il file.</para>
    1.81 +
    1.82 +      &interaction.daily.files.remove-after;
    1.83 +
    1.84 +      <para id="x_1b8">D'altra parte, se avete cancellato il file mancante per errore, date al comando <command role="hg-cmd">hg revert</command> il nome del file da recuperare. Il file riapparirà, senza alcun cambiamento.</para>
    1.85 +
    1.86 +      &interaction.daily.files.recover-missing;
    1.87 +    </sect2>
    1.88 +
    1.89 +    <sect2>
    1.90 +      <title>Digressione: perché dire esplicitamente a Mercurial di rimuovere un file?</title>
    1.91 +
    1.92 +      <para id="x_1b9">Potreste chiedervi perché Mercurial richiede che gli diciate esplicitamente che state cancellando un file. Nelle prime fasi di sviluppo, Mercurial vi permetteva di cancellare un file nel modo che preferivate; avrebbe notato l'assenza del file automaticamente quando avreste successivamente eseguito <command role="hg-cmd">hg commit</command>, e avrebbe smesso di tenere traccia del file. In pratica, questo rendeva troppo facile rimuovere un file accidentalmente senza accorgersene.</para>
    1.93 +    </sect2>
    1.94 +
    1.95 +    <sect2>
    1.96 +      <title>Utile scorciatoia&emdash;aggiungere e rimuovere file in un unico passo</title>
    1.97 +
    1.98 +      <para id="x_1ba">Mercurial offre un comando combinato chiamato <command role="hg-cmd">hg addremove</command> che aggiunge i file non ancora registrati e segnala i file mancanti come rimossi.</para>
    1.99 +
   1.100 +      &interaction.daily.files.addremove;
   1.101 +
   1.102 +      <para id="x_1bb">Il comando <command role="hg-cmd">hg commit</command> fornisce anche un'opzione <option role="hg-opt-commit">-A</option> che effettua questo stesso aggiungi-e-rimuovi, immediatamente seguito da un commit.</para>
   1.103 +
   1.104 +      &interaction.daily.files.commit-addremove;
   1.105 +    </sect2>
   1.106 +  </sect1>
   1.107 +
   1.108 +  <sect1 id="chap:daily.copy">
   1.109 +    <title>Copiare i file</title>
   1.110 +
   1.111 +    <para id="x_1bc">Mercurial fornisce un comando <command role="hg-cmd">hg copy</command> che vi permette di creare una nuova copia di un file. Quando copiate un file usando questo comando, Mercurial registra il fatto che il nuovo file è una copia del file originale e tratta queste copie in maniera speciale quando unite il vostro lavoro con quello di qualcun altro.</para>
   1.112 +
   1.113 +    <sect2>
   1.114 +      <title>I risultati di una copia durante un'unione</title>
   1.115 +
   1.116 +      <para id="x_1bd">Quello che succede durante un'unione è che i cambiamenti <quote>seguono</quote> la copia. Per illustrare al meglio cosa questo significa, creiamo un esempio. Cominceremo con il solito piccolo repository che contiene un singolo file.</para>
   1.117 +
   1.118 +      &interaction.daily.copy.init;
   1.119 +
   1.120 +      <para id="x_1be">Abbiamo bisogno di fare del lavoro in parallelo, in modo da avere qualcosa da incorporare. Quindi cloniamo il nostro repository.</para>
   1.121 +
   1.122 +      &interaction.daily.copy.clone;
   1.123 +
   1.124 +      <para id="x_1bf">Tornando al nostro repository iniziale, usiamo il comando <command role="hg-cmd">hg copy</command> per fare una copia del primo file che abbiamo creato.</para>
   1.125 +
   1.126 +      &interaction.daily.copy.copy;
   1.127 +
   1.128 +      <para id="x_1c0">Se successivamente osserviamo il risultato del comando <command role="hg-cmd">hg status</command>, il file copiato appare come un normale file aggiunto.</para>
   1.129 +
   1.130 +      &interaction.daily.copy.status;
   1.131 +
   1.132 +      <para id="x_1c1">Ma se passiamo l'opzione <option role="hg-opt-status">-C</option> al comando <command role="hg-cmd">hg status</command>, otterremo un'altra riga nell'elenco stampato: questo è il file <emphasis>da cui</emphasis> il nostro file appena aggiunto è stato copiato.</para>
   1.133 +
   1.134 +      &interaction.daily.copy.status-copy;
   1.135 +
   1.136 +      <para id="x_1c2">Ora, tornando al repository che abbiamo clonato, apportiamo un cambiamento in parallelo. Aggiungeremo una riga di contenuto al file originale che abbiamo creato.</para>
   1.137 +
   1.138 +      &interaction.daily.copy.other;
   1.139 +
   1.140 +      <para id="x_1c3">Ora abbiamo un <filename>file</filename> modificato in questo repository. Quando estraiamo i cambiamenti dal primo repository e uniamo le due teste, Mercurial propagherà i cambiamenti che abbiamo apportato localmente a <filename>file</filename> nella sua copia, <filename>new-file</filename>.</para>
   1.141 +
   1.142 +      &interaction.daily.copy.merge;
   1.143 +    </sect2>
   1.144 +
   1.145 +    <sect2 id="sec:daily:why-copy">
   1.146 +      <title>Perché i cambiamenti dovrebbeo seguire le copie?</title>
   1.147 +
   1.148 +      <para id="x_1c4">Questo comportamento&emdash;dei cambiamenti a un file che si propagano alle copie del file&emdash;potrebbe sembrare esoterico, ma nella maggior parte dei casi è altamente desiderabile.</para>
   1.149 +
   1.150 +      <para id="x_1c5">Prima di tutto, ricordatevi che questa propagazione avviene <emphasis>solamente</emphasis> durante un'unione. Quindi se usate <command role="hg-cmd">hg copy</command> su un file e in seguito modificate il file originale nel normale corso del vostro lavoro, non accadrà nulla.</para>
   1.151 +
   1.152 +      <para id="x_1c6">La seconda cosa da sapere è che le modifiche si propagheranno alla copia solo se il changeset da cui state incorporando le modifiche <emphasis>non ha ancora visto</emphasis> la copia.</para>
   1.153 +
   1.154 +      <para id="x_1c7">Il motivo per cui Mercurial si comporta in questo modo è il seguente. Diciamo che correggo un bug importante in un file sorgente e inserisco i miei cambiamenti nel repository. Nel frattempo, voi avete deciso di eseguire <command role="hg-cmd">hg copy</command> per fare una copia del file nel vostro repository, senza sapere del bug o aver visto la correzione, e avete cominciato a lavorare sulla vostra copia del file.</para>
   1.155 +
   1.156 +      <para id="x_1c8">Se aveste estratto e incorporato i miei cambiamenti, e Mercurial <emphasis>non</emphasis> avesse propagato i cambiamenti attraverso le copie, il vostro nuovo file sorgente ora conterrebbe il bug, e a meno che voi sapeste come propagare la correzione a mano, il bug <emphasis>rimarrebbe</emphasis> nella vostra copia del file.</para>
   1.157 +
   1.158 +      <para id="x_1c9">Propagando automaticamente le modifiche che hanno corretto il bug dal file originale alla copia, Mercurial previene questo tipo di problemi. A quanto ne so, Mercurial è <emphasis>l'unico</emphasis> sistema di controllo di revisione che propaga i cambiamenti verso le copie in questo modo.</para>
   1.159 +
   1.160 +      <para id="x_1ca">Una volta che la vostra cronologia dei cambiamenti contiene la registrazione che la copia e la successiva unione sono avvenute, di solito non c'è ulteriore bisogno di propagare cambiamenti dal file originale al file copiato, e questo è il motivo per cui Mercurial propaga i cambiamenti verso le copie durante la prima unione, e non successivamente.</para>
   1.161 +    </sect2>
   1.162 +
   1.163 +    <sect2>
   1.164 +      <title>Come <emphasis>evitare</emphasis> che i cambiamenti seguano una copia</title>
   1.165 +
   1.166 +      <para id="x_1cb">Se, per qualche ragione, decidete che questo affare di propagare automaticamente i cambiamenti verso le copie non fa per voi, utilizzate il normale comando per la copia dei file fornito dal vostro sistema (<command>cp</command> per i sistemi di tipo Unix) per fare la copia di un file, poi aggiungete a mano la nuova copia invocando <command role="hg-cmd">hg add</command>. Prima di farlo, però, rileggete la <xref linkend="sec:daily:why-copy"/> e prendete una decisione informata sulla appropriatezza di questo comportamento nel vostro caso specifico.</para>
   1.167 +
   1.168 +    </sect2>
   1.169 +    <sect2>
   1.170 +      <title>Il comportamento del comando <command role="hg-cmd">hg copy</command></title>
   1.171 +
   1.172 +      <para id="x_1cc">Quando usate il comando <command role="hg-cmd">hg copy</command>, Mercurial esegue la copia di ogni file sorgente nello stato in cui si trova nella directory di lavoro in quel momento. Questo significa che se fate alcune modifiche a un file, poi lo copiate tramite <command role="hg-cmd">hg copy</command> senza prima aver inserito quelle modifiche nel repository, anche la nuova copia conterrà le modifiche che avete apportato fino a quel momento. (Trovo che questo comportamento sia leggermente controintuitivo ed è per questo che lo menziono qui.)</para>
   1.173 +
   1.174 +      <para id="x_1cd">Il comando <command role="hg-cmd">hg copy</command> agisce in maniera simile al comando Unix <command>cp</command> (potete usare l'alias <command role="hg-cmd">hg cp</command> se preferite). Dobbiamo fornirgli due o più argomenti, di cui l'ultimo viene trattato come <emphasis>destinazione</emphasis> e tutti gli altri vengono trattati come <emphasis>sorgenti</emphasis>.</para>
   1.175 +
   1.176 +      <para id="x_685">Se invocate <command role="hg-cmd">hg copy</command> con un singolo file come sorgente, e la destinazione non esiste, il comando crea un nuovo file con quel nome.</para>
   1.177 +
   1.178 +      &interaction.daily.copy.simple;
   1.179 +      
   1.180 +      <para id="x_1ce">Se la destinazione è una directory, Mercurial copia le sorgenti in quella directory.</para>
   1.181 +
   1.182 +      &interaction.daily.copy.dir-dest;
   1.183 +
   1.184 +      <para id="x_1cf">Copiare una directory è un'operazione ricorsiva e preserva la struttura delle directory della sorgente.</para>
   1.185 +
   1.186 +      &interaction.daily.copy.dir-src;
   1.187 +
   1.188 +      <para id="x_1d0">Se la sorgente e la destinazione sono entrambe directory, l'albero della sorgente viene ricreato nella directory di destinazione.</para>
   1.189 +
   1.190 +	&interaction.daily.copy.dir-src-dest;
   1.191 +
   1.192 +      <para id="x_1d1">Come con il comando <command role="hg-cmd">hg remove</command>, se copiate un file manualmente e poi volete far sapere a Mercurial che avete copiato il file, usate semplicemente l'opzione <option role="hg-opt-copy">--after</option> per <command role="hg-cmd">hg copy</command>.</para>
   1.193 +
   1.194 +      &interaction.daily.copy.after;
   1.195 +    </sect2>
   1.196 +  </sect1>
   1.197 +
   1.198 +  <sect1>
   1.199 +    <title>Rinominare i file</title>
   1.200 +
   1.201 +    <para id="x_1d2">&Egrave; molto più comune avere bisogno di rinominare un file piuttosto che copiarlo. La ragione per cui ho discusso il comando <command role="hg-cmd">hg copy</command> prima di parlare di come rinominare i file è che Mercurial tratta un cambiamento di nome essenzialmente nello stesso modo di una copia. Perciò, sapere cosa fa Mercurial qunado copiate un file vi dice che cosa aspettarvi quando rinominate un file.</para>
   1.202 +
   1.203 +    <para id="x_1d3">Quando usate il comando <command role="hg-cmd">hg rename</command>, Mercurial crea una copia di ogni file sorgente, poi li cancella e segnala i file come rimossi.</para>
   1.204 +
   1.205 +      &interaction.daily.rename.rename;
   1.206 +
   1.207 +    <para id="x_1d4">Il comando <command role="hg-cmd">hg status</command> mostra la nuova copia del file come aggiunta e il file da cui è stata effettuata la copia come rimosso.</para>
   1.208 +
   1.209 +    &interaction.daily.rename.status;
   1.210 +
   1.211 +    <para id="x_1d5">Come con i risultati del comando <command role="hg-cmd">hg copy</command>, dobbiamo dare l'opzione <option role="hg-opt-status">-C</option> al comando <command role="hg-cmd">hg status</command> per vedere che il file aggiunto viene considerato da Mercurial come una copia del file originale ora rimosso.</para>
   1.212 +
   1.213 +    &interaction.daily.rename.status-copy;
   1.214 +
   1.215 +    <para id="x_1d6">Come con <command role="hg-cmd">hg remove</command> e <command role="hg-cmd">hg copy</command>, potete informare Mercurial del cambiamento di nome dopo che il fatto è avvenuto usando l'opzione <option role="hg-opt-rename">--after</option> option. Nella maggior parte degli altri aspetti, il comportamento del comando <command role="hg-cmd">hg rename</command> e le opzioni che accetta sono simili a quelli del comando <command role="hg-cmd">hg copy</command>.</para>
   1.216 +
   1.217 +    <para id="x_686">Se avete familiarità con la riga di comando Unix, sarete contenti di sapere che il comando <command role="hg-cmd">hg rename</command> può essere invocato come <command role="hg-cmd">hg mv</command>.</para>
   1.218 +
   1.219 +    <sect2>
   1.220 +      <title>Rinominare i file e unire i cambiamenti</title>
   1.221 +
   1.222 +      <para id="x_1d7">Dato che i cambiamenti di nome in Mercurial sono implementati come copia-e-rimuovi, la stessa propagazione dei cambiamenti avviene quando unite dopo un cambiamento di nome che dopo una copia.</para>
   1.223 +
   1.224 +      <para id="x_1d8">Se io modifico un file e voi lo rinominate e poi uniamo i nostri rispettivi cambiamenti, le mie modifiche al file sotto il suo nome originale verranno propagate al file sotto il suo nuovo nome. (Questo è qualcosa che potreste aspettarvi che <quote>funzioni e basta</quote> ma in realtà non tutti i sistemi di controllo di revisione lo fanno.)</para>
   1.225 +
   1.226 +      <para id="x_1d9">Sebbene avere i cambiamenti che seguono una copia è una funzionalità dove potreste forse annuire e dire <quote>sì, questo potrebbe essere utile,</quote> deve essere chiaro che averli che seguono un cambiamento di nome è assolutamente importante. Senza questa agevolazione, sarebbe semplicemente troppo facile per i cambiamenti venire abbandonati quando i file vengono rinominati.</para>
   1.227 +    </sect2>
   1.228 +
   1.229 +    <sect2>
   1.230 +      <title>Cambiamenti di nome divergenti e unioni</title>
   1.231 +
   1.232 +      <para id="x_1da">Il caso dei nomi divergenti accade quando due sviluppatori cominciano con un file&emdash;chiamiamolo <filename>foo</filename>&emdash;nei loro rispettivi repository.</para>
   1.233 +
   1.234 +      &interaction.rename.divergent.clone;
   1.235 +
   1.236 +      <para id="x_1db">Anna cambia il nome del file a <filename>bar</filename>.</para>
   1.237 +
   1.238 +      &interaction.rename.divergent.rename.anne;
   1.239 +
   1.240 +      <para id="x_1dc">Nel frattempo, Bruno lo rinomina <filename>quux</filename>. (Ricordatevi che <command role="hg-cmd">hg mv</command> è un alias di <command role="hg-cmd">hg rename</command>.)</para>
   1.241 +
   1.242 +	&interaction.rename.divergent.rename.bob;
   1.243 +
   1.244 +      <para id="x_1dd">Mi piace pensare a questo come a un conflitto perché entrambi gli sviluppatori hanno espresso intenzioni differenti a proposito di come il file dovrebbe essere chiamato.</para>
   1.245 +
   1.246 +      <para id="x_1de">Cosa pensate che dovrebbe accadere quando uniscono il loro lavoro? Il reale comportamento di Mercurial è quello di preservare sempre <emphasis>entrambi</emphasis> i nomi quando unisce changeset che contengono cambiamenti di nome divergenti.</para>
   1.247 +
   1.248 +      &interaction.rename.divergent.merge;
   1.249 +
   1.250 +      <para id="x_1df">Notate che, se anche Mercurial vi avverte del cambiamento di nome divergente, lascia che siate voi a risolvere la divergenza dopo l'unione.</para>
   1.251 +    </sect2>
   1.252 +
   1.253 +    <sect2>
   1.254 +      <title>Cambiamenti di nome convergenti e unioni</title>
   1.255 +
   1.256 +      <para id="x_1e0">Un altro tipo di conflitto tra i cambiamenti di nome avviene quando due persone rinominano differenti file <emphasis>sorgenti</emphasis> alla stessa <emphasis>destinazione</emphasis>. In questo caso, Mercurial esegue l'unione normalmente e lascia che siate voi a guidarlo verso una risoluzione ragionevole.</para>
   1.257 +    </sect2>
   1.258 +
   1.259 +    <sect2>
   1.260 +      <title>Altri casi particolari legati ai nomi</title>
   1.261 +
   1.262 +      <para id="x_1e1">Mercurial ha un bug permanente che gli impedisce di portare a termine un'unione dove una parte contiene un file con un certo nome mentre l'altra contiene una directory con lo stesso nome. Questo è documentato come <ulink role="hg-bug" url="http://www.selenic.com/mercurial/bts/issue29">problema 29</ulink>.</para>
   1.263 +
   1.264 +      &interaction.issue29.go;
   1.265 +
   1.266 +    </sect2>
   1.267 +  </sect1>
   1.268 +
   1.269 +  <sect1>
   1.270 +    <title>Rimediare agli errori</title>
   1.271 +
   1.272 +    <para id="x_1e2">Mercurial possiede alcuni utili comandi che vi aiuteranno a rimediare ad alcuni errori comuni.</para>
   1.273 +
   1.274 +    <para id="x_1e3">Il comando <command role="hg-cmd">hg revert</command> vi permette di annullare i cambiamenti che avete apportato alla vostra directory di lavoro. Per esempio, se avete aggiunto un file invocando <command role="hg-cmd">hg add</command> per errore, vi basta eseguire <command role="hg-cmd">hg revert</command> con il nome del file che avete aggiunto, e il file non verrà toccato in alcun modo e non sarà più registrato per essere aggiunto da Mercurial. Potete anche usare      <command role="hg-cmd">hg revert</command> per disfarvi di cambiamenti sbagliati apportati a un file.</para>
   1.275 +
   1.276 +    <para id="x_1e4">&Egrave; vantaggioso ricordare che il comando <command role="hg-cmd">hg revert</command> è utile per i cambiamenti che non avete ancora inserito. Una volta che avete inserito un cambiamento, se decidete che è stato un errore potete ancora fare qualcosa, sebbene le vostre opzioni siano molto più limitate.</para>
   1.277 +
   1.278 +    <para id="x_1e5">Per maggiori informazioni sul comando <command role="hg-cmd">hg revert</command> e dettagli su come trattare i cambiamenti che avete gia inserito, leggete la <!--<xref
   1.279 +	linkend="chap:undo"/>-->FIXME.</para>
   1.280 +  </sect1>
   1.281 +
   1.282 +  <sect1>
   1.283 +    <title>Affrontare unioni complesse</title>
   1.284 +
   1.285 +    <para id="x_687">In un progetto grande o complicato, non è inusuale che l'unione tra due changeset risulti in qualche mal di testa. Supponete che ci sia un file sorgente di grandi dimensioni che è stato ampiamente modificato da entrambe le parti di un'unione: quasi inevitabilmente, questo risulterà in conflitti, alcuni dei quali potrebbero volerci alcuni tentativi per risolverli.</para>
   1.286 +
   1.287 +    <para id="x_688">Costruiamoci un semplice esempio di questo e vediamo come affrontarlo. Cominceremo con un repository contenente un file e lo cloneremo due volte.</para>
   1.288 +
   1.289 +    &interaction.ch04-resolve.init;
   1.290 +
   1.291 +    <para id="x_689">In uno dei cloni, modificheremo il file in un modo.</para>
   1.292 +
   1.293 +    &interaction.ch04-resolve.left;
   1.294 +
   1.295 +    <para id="x_68a">Nell'altro, modificheremo il file in modo differente.</para>
   1.296 +
   1.297 +    &interaction.ch04-resolve.right;
   1.298 +
   1.299 +    <para id="x_68b">Poi, propagheremo entrambi i cambiamenti nel nostro repository originale.</para>
   1.300 +
   1.301 +    &interaction.ch04-resolve.pull;
   1.302 +
   1.303 +    <para id="x_68c">Ora ci aspettiamo che il nostro repository contenga due teste.</para>
   1.304 +
   1.305 +    &interaction.ch04-resolve.heads;
   1.306 +
   1.307 +    <para id="x_68d">Normalmente, se eseguissimo il comando <command role="hg-cmd">hg merge</command> a questo punto, ci presenterebbe un'applicazione grafica che ci permetterebbe di riconciliare manualmente le modifiche in conflitto su <filename>myfile.txt</filename>. Tuttavia, per semplificare le cose ai fini della presentazione, vorremmo invece che l'unione fallisse immediatamente. Ecco un modo in cui possiamo farlo.</para>
   1.308 +
   1.309 +    &interaction.ch04-resolve.export;
   1.310 +
   1.311 +    <para id="x_68e">Abbiamo chiesto al meccanismo di unione di Mercurial di eseguire il comando <command>false</command> (che, come desideriamo, fallisce immediatamente) se si accorge di un'unione che non è in grado di risolvere automaticamente.</para>
   1.312 +
   1.313 +    <para id="x_68f">Se ora lanciamo <command role="hg-cmd">hg merge</command>, dovrebbe fermarsi e riportare un fallimento.</para>
   1.314 +
   1.315 +    &interaction.ch04-resolve.merge;
   1.316 +
   1.317 +    <para id="x_690">Se anche non abbiamo notato che l'unione è fallita, Mercurial eviterà di farci accidentalmente inserire i risultati di un'unione fallita.</para>
   1.318 +
   1.319 +    &interaction.ch04-resolve.cifail;
   1.320 +
   1.321 +    <para id="x_691">Quando <command role="hg-cmd">hg commit</command> fallisce in questo caso, suggerisce di usare il comando <command role="hg-cmd">hg resolve</command> a noi sconosciuto. Come al solito, <command role="hg-cmd">hg help resolve</command> stamperà un'utile sinossi.</para>
   1.322 +
   1.323 +    <sect2>
   1.324 +      <title>Gli stati di risoluzione di un file</title>
   1.325 +
   1.326 +      <para id="x_692">Quando avviene un'unione, di solito la maggior parte dei file rimarrà tale e quale. Per ogni file per cui deve fare qualcosa, Mercurial terrà traccia del suo stato.</para>
   1.327 +
   1.328 +      <itemizedlist>
   1.329 +	<listitem>
   1.330 +	  <para id="x_693">Un file <emphasis>risolto</emphasis> è stato unito con successo, automaticamente da Mercurial oppure con un intervento umano.</para>
   1.331 +	</listitem>
   1.332 +	<listitem>
   1.333 +	  <para id="x_694">Un file <emphasis>irrisolto</emphasis> non è stato unito con successo e necessità di ulteriori attenzioni.</para>
   1.334 +	</listitem>
   1.335 +      </itemizedlist>
   1.336 +
   1.337 +      <para id="x_695">Se Mercurial vede un <emphasis>qualsiasi</emphasis> file nello stato irrisolto dopo un'unione, considera l'unione come fallita. Fortunatamente, non abbiamo bisogno di ricominciare l'intera unione da zero.</para>
   1.338 +
   1.339 +      <para id="x_696">L'opzione <option role="hg-opt-resolve">--list</option> o <option role="hg-opt-resolve">-l</option> per il comando <command role="hg-cmd">hg resolve</command> mostra lo stato di ogni file coinvolto in un'unione.</para>
   1.340 +
   1.341 +      &interaction.ch04-resolve.list;
   1.342 +
   1.343 +      <para id="x_697">Nell'elenco stampato da <command role="hg-cmd">hg resolve</command>, un file risolto è contrassegnato con una <literal>R</literal> mentre un file irrisolto è contrassegnato con una <literal>U</literal>.  Se un file qualsiasi viene elencato con una  <literal>U</literal>, sappiamo che un tentativo di inserire i risultati dell'unione nel repository andrebbe incontro al fallimento.</para>
   1.344 +    </sect2>
   1.345 +
   1.346 +    <sect2>
   1.347 +      <title>Risolvere un'unione di file</title>
   1.348 +
   1.349 +      <para id="x_698">Abbiamo diverse opzioni per muovere un file dallo stato irrisolto a quello risolto. Quella di gran lunga più comune consiste nell'eseguire nuovamente <command role="hg-cmd">hg resolve</command>. Se passiamo i nomi di singoli file o directory, il comando riproverà a unire i file irrisolti presenti in quelle ubicazioni. Possiamo anche passare l'opzione <option role="hg-opt-resolve">--all</option> o <option role="hg-opt-resolve">-a</option>, che riproverà a unire <emphasis>tutti</emphasis> i file irrisolti.</para>
   1.350 +
   1.351 +      <para id="x_699">Mercurial ci permette anche di modificare direttamente lo stato di risoluzione di un file. Possiamo manualmente contrassegnare un file come risolto usando l'opzione <option role="hg-opt-resolve">--mark</option>, o come irrisolto usando l'opzione <option role="hg-opt-resolve">--unmark</option>. Questo ci consente di ripulire a mano un'unione particolarmente confusa e di tenere traccia dei nostri progressi con ogni file man mano che procediamo.</para>
   1.352 +    </sect2>
   1.353 +  </sect1>
   1.354 +
   1.355 +  <sect1>
   1.356 +    <title>Formati di diff più utili</title>
   1.357 +
   1.358 +    <para id="x_6c7">L'uscita di default del comando <command role="hg-cmd">hg diff</command> è compatibile all'indietro con il normale comando <command>diff</command>, ma questo presenta alcuni svantaggi.</para>
   1.359 +
   1.360 +    <para id="x_6c8">Considerate il caso in cui usiamo <command role="hg-cmd">hg rename</command> per rinominare un file.</para>
   1.361 +
   1.362 +    &interaction.ch04-diff.rename.basic;
   1.363 +
   1.364 +    <para id="x_6c9">Il risultato di <command role="hg-cmd">hg diff</command> mostrato qui sopra oscura il fatto che abbiamo semplicemente rinominato un file. Il comando <command role="hg-cmd">hg diff</command> accetta l'opzione <option>--git</option> o <option>-g</option> per usare un formato di diff più nuovo che mostra queste informazioni in una forma più leggibile.</para>
   1.365 +
   1.366 +    &interaction.ch04-diff.rename.git;
   1.367 +
   1.368 +    <para id="x_6ca">Questa opzione ci viene in aiuto anche in un caso che altrimenti risulterebbe confuso: un file che sembra essere stato modificato secondo <command role="hg-cmd">hg status</command>, ma per il quale <command role="hg-cmd">hg diff</command> non stampa nulla. Questa situazione può presentarsi se cambiamo i permessi di esecuzione di un file.</para>
   1.369 +
   1.370 +    &interaction.ch04-diff.chmod;
   1.371 +
   1.372 +    <para id="x_6cb">Il normale comando <command>diff</command> non fa attenzione di permessi dei file, e questo è il motivo per cui <command role="hg-cmd">hg diff</command> non stampa nulla di default. Se forniamo al comando l'opzione <option>-g</option>, ci dice che cos'è realmente accaduto.</para>
   1.373 +
   1.374 +    &interaction.ch04-diff.chmod.git;
   1.375 +  </sect1>
   1.376 +
   1.377 +  <sect1>
   1.378 +    <title>Quali file gestire e quali file evitare</title>
   1.379 +
   1.380 +    <para id="x_6cc">I sistemi di controllo di revisione sono generalmente migliori a gestire file di testo che sono scritti da esseri umani, come il codice sorgente, dove i file non cambiano molto da una revisione all'altra. Alcuni sistemi centralizzati di controllo di revisione possono anche affrontare abbastanza bene i file binari, come immagini bitmap.</para>
   1.381 +
   1.382 +    <para id="x_6cd">Per esempio, il gruppo di sviluppo di un gioco dovrà tipicamente gestire sia il proprio codice sorgente sia i propri asset binari (e.g. dati geometrici, texture, schemi di mappe) in un sistema di controllo di revisione.</para>
   1.383 +
   1.384 +    <para id="x_6ce">Dato che di solito è impossibile unire due modifiche in conflitto a un file binario, i sistemi centralizzati spesso forniscono un meccanismo di bloccaggio dei file che permette a un utente di dire <quote>sono la sola persona che può modificare questo file</quote>.</para>
   1.385 +
   1.386 +    <para id="x_6cf">Confrontato con un sistema centralizzato, un sistema distribuito di controllo di revisione modifica alcuni dei fattori che guidano le decisioni su quali file gestire e come.</para>
   1.387 +
   1.388 +    <para id="x_6d0">Per esempio, un sistema distribuito di controllo di revisione non può, per la sua natura, offrire un meccanismo di bloccaggio dei file. Qunidi non c'è alcun meccanismo predefinito per evitare che due persone apportino cambiamenti in conflitto a un file binario. Se avete un gruppo dove diverse persone potrebbero modificare frequentemente i file binari, potrebbe non essere una buona idea impiegare Mercurial&emdash;o un qualsiasi altro sistema distribuito di controllo di revisione&emdash;per gestire quei file.</para>
   1.389 +
   1.390 +    <para id="x_6d1">Quando memorizza le modifiche a un file, di solito Mercurial salva solo le differenze tra la versione corrente del file e quella precedente. Per la maggior parte dei file di testo, questo si rivela estremamente efficiente. Tuttavia, alcuni file (in particolare i file binari) sono costruiti in modo tale che persino un piccolo cambiamento al contenuto logico del file risulta nel cambiamento di molti o della maggior parte dei byte contenuti nel file. Per esempio, i file compressi sono particolarmente suscettibili a questo. Se le differenze tra ogni versione successiva di un file sono sempre grandi, Mercurial non riuscirà a memorizzare la cronologia del file in maniera molto efficiente. Questo potrebbe avere effetti sia sul bisogno di spazio di memorizzazione locale sia sulla quantità di tempo che viene impiegata per clonare un repository.</para>
   1.391 +
   1.392 +    <para id="x_6d2">Per avere un'idea di come questo potrebbe riguardarvi nella pratica, supponete di voler usare Mercurial per gestire un documento OpenOffice. OpenOffice memorizza i documenti su disco sotto forma di file zip compressi. Modificate anche solo una lettera nel vostro documento in OpenOffice e quasi ogni byte nell'intero file cambieranno quando lo salverete. Ora supponete che quel file sia di 2MB. Dato che la maggior parte del file cambia ogni volta che lo salvate, Mercurial dovrà memorizzare tutti i 2MB del file ogni volta che eseguite un commit, anche se dal vostro punto di vista forse solo poche parole vengono cambiate ogni volta. Un singolo file modificato frequentemente che non rispetti amichevolmente le assunzioni dei meccanismi di memorizzazione di Mercurial può facilmente avere un effetto fuori misura sulle dimensioni del repository.</para>
   1.393 +
   1.394 +    <para id="x_6d3">Anche peggio, se voi e qualcun altro modificate il documento OpenOffice su cui state lavorando, non c'è alcun modo utile di effettuare un'unione tra le diverse versioni. In effetti, non c'è nemmeno un buon modo di capire quali sono le differenze tra i vostri rispettivi cambiamenti.</para>
   1.395 +
   1.396 +    <para id="x_6d4">Quindi, ci sono alcune chiare raccomandazioni sui tipi di file con i quali dovete fare molta attenzione.</para>
   1.397 +
   1.398 +    <itemizedlist>
   1.399 +      <listitem>
   1.400 +	<para id="x_6d5">I file che sono molto grandi e incomprimibili, e.g. le immagini ISO dei CD-ROM, renderanno la clonazione attraverso la rete molto lenta semplicemente a causa delle loro dimensioni.</para>
   1.401 +      </listitem>
   1.402 +      <listitem>
   1.403 +	<para id="x_6d6">I file che cambiano parecchio da una revisoine alla successiva potrebbero essere costosi da memorizzare se li modificate frequentemente, e i conflitti causati da modifiche in parallelo potrebbero essere difficili da risolvere.</para>
   1.404 +      </listitem>
   1.405 +    </itemizedlist>
   1.406 +  </sect1>
   1.407 +
   1.408 +  <sect1>
   1.409 +    <title>Backup e ~mirroring~</title>
   1.410 +
   1.411 +    <para id="x_6d7">Dato che Mercurial mantiene una copia completa della cronologia in ogni clone, chiunque usi Mercurial per collaborare su un progetto può potenzialmente agire come una sorgente di backup nell'eventualità di una catastrofe. Se un repository centrale diventa inaccessibile, potete costruire un rimpiazzo semplicemente clonando la copia del repository da un collaboratore ed estraendo qualsiasi cambiamento che potrebbe non aver visto da altre persone.</para>
   1.412 +
   1.413 +    <para id="x_6d8">&Egrave; semplice usare Mercurial per effettuare backup ~off-site~ e mirror remoti. Impostate un ~job~ periodico (e.g. tramite il comando <command>cron</command>) su un server remoto per estrarre i cambiamenti dai vostri repository principali ogni ora. Questo sarà complicato solo nell'improbabile caso in cui il numero di repository principali che mantenete cambia frequentemente, caso in cui avrete bisogno di usare uno script per programmare l'aggiornamento della lista dei repository di cui fare il backup.</para>
   1.414 +
   1.415 +    <para id="x_6d9">Se effettuate un backup tradizionale dei vostri repository principali su nastro o disco e volete fare il backup di un repository chiamato <filename>myrepo</filename>, usate il comando <command>hg clone -U myrepo myrepo.bak</command> per creare un clone di <filename>myrepo</filename> prima di cominciare i vostri backup. L'opzione <option>-U</option> non estrae una directory di lavoro dopo che la clonazione si è conclusa, dato che sarebbe superfluo e renderebbe più lungo il backup.</para>
   1.416 +
   1.417 +    <para id="x_6da">Se poi effettuate il backup di <filename>myrepo.bak</filename> invece di <filename>myrepo</filename>, avrete la garanzia di possedere una fotografia consistente del vostro repository a cui nessuno sviluppatore insonne trasmetterà i propri cambiamenti nel bel mezzo di un'operazione di backup.</para>
   1.418 +  </sect1>
   1.419 +</chapter>