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changeset 791:bf84d6b2281c

Minor changes and translation of code snippets for Ch.7.
author Giulio@puck
date Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200 (2009-08-11)
parents 3d5e63d5d180
children 5b79834be9a6
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     1.3 @@ -7,7 +7,7 @@
     1.4    <sect1>
     1.5      <title>Denominazione semplice dei file</title>
     1.6  
     1.7 -    <para id="x_544">Mercurial usa un unico meccanismo a livello di implementazione per gestire i nomi dei file. Tutti i comandi si comportano in maniera uniforme rispetto ai nomi dei file e lavorano nel modo seguente.</para>
     1.8 +    <para id="x_544">A livello di implementazione, Mercurial usa un unico meccanismo per gestire i nomi dei file. Tutti i comandi si comportano in maniera uniforme rispetto ai nomi dei file e lavorano nel modo seguente.</para>
     1.9  
    1.10      <para id="x_545">Se indicate esplicitamente nomi di file esistenti sulla riga di comando, Mercurial lavora esattamente con quei file, come vi aspettereste.</para>
    1.11      
    1.12 @@ -21,7 +21,7 @@
    1.13    <sect1>
    1.14      <title>Eseguire comandi senza nomi di file</title>
    1.15  
    1.16 -    <para id="x_547">I comandi di Mercurial che lavorano con i nomi di file assumono un utile comportamento predefinito quando li invocate senza passare alcun nome di file o pattern. Il comportamento che dovreste aspettarvi dipende dalla funzionalità del comando. Ecco alcune regole pratiche che potete usare per predirre quello che un comando probabilmente farà se non gli date alcun nome con cui lavorare.</para>
    1.17 +    <para id="x_547">I comandi Mercurial che lavorano con i nomi di file assumono un utile comportamento predefinito quando li invocate senza passare alcun nome di file o pattern. Il comportamento che dovreste aspettarvi dipende dalla funzione del comando. Ecco alcune regole pratiche che potete usare per predire quello che un comando probabilmente farà se non gli date alcun nome con cui lavorare.</para>
    1.18      <itemizedlist>
    1.19        <listitem><para id="x_548">La maggior parte dei comandi opererà sull'intera directory di lavoro. Per esempio, questo è quello che fa il comando <command role="hg-cmd">hg add</command>.</para>
    1.20        </listitem>
    1.21 @@ -32,7 +32,7 @@
    1.22  
    1.23      &interaction.filenames.wdir-subdir;
    1.24  
    1.25 -    <para id="x_54b">Sulla stessa falsariga, alcuni comandi normalmente stampano nomi di file relativi alla radice del repository, anche quando li invocate da una sottodirectory. Questi comandi stamperanno nomi di file relativi alla vostra sottodirectory se gli passate nomi espliciti. Qui di seguito eseguiremo <command role="hg-cmd">hg status</command> da una sottodirectory e lo faremo agire sull'intera directory di lavoro pur stampando nomi di file relativi alla nostra sottodirectory, passandogli il risultato del comando <command role="hg-cmd">hg root</command>.</para>
    1.26 +    <para id="x_54b">Sulla stessa falsariga, alcuni comandi normalmente stampano nomi di file relativi alla radice del repository anche quando li invocate da una sottodirectory. Questi comandi stamperanno nomi di file relativi alla vostra sottodirectory se passate loro nomi espliciti. Qui di seguito eseguiremo <command role="hg-cmd">hg status</command> da una sottodirectory e lo faremo agire sull'intera directory di lavoro pur stampando nomi di file relativi alla nostra sottodirectory, passandogli il risultato del comando <command role="hg-cmd">hg root</command>.</para>
    1.27  
    1.28        &interaction.filenames.wdir-relname;
    1.29    </sect1>
    1.30 @@ -44,7 +44,7 @@
    1.31  
    1.32      <para id="x_54d">In questo caso, Mercurial segue il principio della <emphasis>minima sorpresa</emphasis>. Se avete fornito il nome esatto di un file sulla riga di comando, non ha senso ripetervelo. Se Mercurial sta agendo <emphasis>implicitamente</emphasis> su un file, e.g. perché non avete fornito alcun nome, o su una directory, o su un pattern (si veda più avanti), ritiene sia più sicuro farvi sapere su quali file sta lavorando.</para>
    1.33  
    1.34 -    <para id="x_54e">Potete ridurre al silenzio i comandi che si comportano in questo modo usando l'opzione <option role="hg-opt-global">-q</option>. Potete anche dirgli di stampare il nome di tutti i file, anche quelli che avete nominato esplicitamente, usando l'opzione <option role="hg-opt-global">-v</option>.</para>
    1.35 +    <para id="x_54e">Potete ridurre al silenzio i comandi che si comportano in questo modo usando l'opzione <option role="hg-opt-global">-q</option>. Potete anche dire loro di stampare il nome di tutti i file, anche quelli che avete nominato esplicitamente, usando l'opzione <option role="hg-opt-global">-v</option>.</para>
    1.36    </sect1>
    1.37  
    1.38    <sect1>
    1.39 @@ -52,15 +52,15 @@
    1.40  
    1.41      <para id="x_54f">Oltre a lavorare con i nomi di file e directory, Mercurial vi consente di usare i <emphasis>pattern</emphasis> per identificare i file. La gestione dei pattern da parte di Mercurial è espressiva.</para>
    1.42  
    1.43 -    <para id="x_550">Su sistemi di tipo Unix (Linux, Mac OS X, etc.), di solito è la shell ad occuparsi di trovare le corrispondenze tra i pattern e i nomi dei file. Su questi sistemi, dovete esplicitamente dire a Mercurial che un nome è un pattern. Sotto Windows, la shell non si occupa di espandere i pattern, quindi Mercurial identificherà automaticamente i nomi che sono pattern e li espanderà per voi.</para>
    1.44 +    <para id="x_550">Su sistemi di tipo Unix (Linux, Mac OS X, etc.), di solito è la shell ad occuparsi di trovare le corrispondenze tra i pattern e i nomi dei file. Su questi sistemi, dovete esplicitamente dire a Mercurial che un nome è un pattern. Su Windows, la shell non si occupa di espandere i pattern, quindi Mercurial identificherà automaticamente i nomi che sono pattern e li espanderà per voi.</para>
    1.45  
    1.46      <para id="x_551">Per fornire un pattern al posto di un nome ordinario sulla riga di comando, il meccanismo è semplice:</para>
    1.47 -    <programlisting>syntax:patternbody</programlisting>
    1.48 +    <programlisting>sintassi:corpodelpattern</programlisting>
    1.49      <para id="x_552">Cioè, un pattern viene identificato da una breve stringa di testo che indica il tipo del pattern, seguita dai due punti, seguiti dall'effettivo pattern.</para>
    1.50  
    1.51      <para id="x_553">Mercurial supporta due tipi di sintassi per i pattern. Quello usato più spesso è chiamato <literal>glob</literal>: è lo stesso tipo di pattern usato dalla shell Unix e dovrebbe essere familiare anche agli utenti del prompt dei comandi di Windows.</para>
    1.52  
    1.53 -    <para id="x_554">Quando Mercurial effettua la corrispondenza automatica di un pattern sotto Windows, usa la sintassi <literal>glob</literal>. Quindi, potete omettere il prefisso <quote><literal>glob:</literal></quote> sotto Windows, ma se volete potete anche usarlo tranquillamente.</para>
    1.54 +    <para id="x_554">Quando Mercurial effettua la corrispondenza automatica di un pattern su Windows, usa la sintassi <literal>glob</literal>. Quindi, potete omettere il prefisso <quote><literal>glob:</literal></quote> su Windows, ma se volete potete anche usarlo tranquillamente.</para>
    1.55  
    1.56      <para id="x_555">La sintassi <literal>re</literal> è più potente perché vi permette di specificare i pattern usando le espressioni regolari, indicate a volte con il termine regexp.</para>
    1.57  
    1.58 @@ -75,7 +75,7 @@
    1.59  
    1.60        &interaction.filenames.glob.star;
    1.61  
    1.62 -      <para id="x_559">Il pattern <quote><literal>**</literal></quote> corrisponde a qualsiasi stringa e attraversa i confini delle directory. Non è un simbolo di tipo glob standard sotto Unix, ma viene accettato da diverse shell Unix popolari ed è molto utile.</para>
    1.63 +      <para id="x_559">Il pattern <quote><literal>**</literal></quote> corrisponde a qualsiasi stringa e attraversa i confini delle directory. Non è un simbolo di tipo glob standard su Unix, ma viene accettato da diverse shell Unix popolari ed è molto utile.</para>
    1.64  
    1.65        &interaction.filenames.glob.starstar;
    1.66  
    1.67 @@ -85,7 +85,7 @@
    1.68  
    1.69        <para id="x_55b">Il carattere <quote><literal>[</literal></quote> comincia una <emphasis>classe di caratteri</emphasis>. Questo pattern corrisponde a qualsiasi carattere compreso nella classe. La classe viene terminata da un carattere <quote><literal>]</literal></quote>. Una classe può contenere molteplici <emphasis>intervalli</emphasis> della forma <quote><literal>a-f</literal></quote>, che è una abbreviazione per <quote><literal>abcdef</literal></quote>.</para>
    1.70  
    1.71 -	&interaction.filenames.glob.range;
    1.72 +      &interaction.filenames.glob.range;
    1.73  
    1.74        <para id="x_55c">Se il primo carattere dopo <quote><literal>[</literal></quote> in una classe di caratteri è <quote><literal>!</literal></quote>, si ottiene l'effetto di <emphasis>negare</emphasis> la classe, facendola corrispondere a qualsiasi carattere non compreso nella classe.</para>
    1.75  
    1.76 @@ -105,13 +105,13 @@
    1.77      <sect2>
    1.78        <title>Corrispondenze di espressioni regolari con i pattern <literal>re</literal></title>
    1.79  
    1.80 -      <para id="x_55f">Mercurial accetta la stessa sintassi per le espressioni regolari che viene usata dal linugaggio di programmazione Python (usa internamente il motore di regexp di Python). Questa sintassi è basata su quella del linguaggio Perl, che è il dialetto più popolare in uso (è anche utilizzato in Java, per esempio).</para>
    1.81 -
    1.82 -      <para id="x_560">Non discuterò alcun dettaglio del dialetto di regexp di Mercurial in questo libro, dato che le regexp non vengono usate molto spesso. Le regexp in stile Perl sono comunque già documentate in maniera esauriente su una moltitudine di siti web e in numerosi libri. Invece, qui mi concentrerò su alcune cose che dovreste sapere se vi trovate ad aver bisogno di usare le espressioni regolari con Mercurial.</para>
    1.83 -
    1.84 -      <para id="x_561">Una regexp cerca una corrispondenza con un intero nome di file, relativo alla radice del repository. In altre parole, anche se siete già nella sottodirectory <filename class="directory">foo</filename>, se volete una corrispondenza con i file in questa directory il vostro pattern dovrà cominciare con <quote><literal>foo/</literal></quote>.</para>
    1.85 -
    1.86 -      <para id="x_562">Una cosa da notare, se avete familiarità con le regexp in stile Perl, è che le espressioni regolari di Mercurial sono <emphasis>vincolate</emphasis>, nel senso che una regexp cerca una corrispondenza partendo sempre dall'inizio di una stringa e non da altre posizioni all'interno della stringa. Per cercare una corrispondenza in qualsiasi punto della stringa il vostro pattern deve cominciare con <quote><literal>.*</literal></quote>.</para>
    1.87 +      <para id="x_55f">Mercurial accetta la stessa sintassi per le espressioni regolari che viene usata dal linugaggio di programmazione Python (usa internamente il motore di regexp di Python). Questa sintassi è basata su quella del linguaggio Perl, che è il dialetto più popolare attualmente in uso (è anche utilizzato in Java, per esempio).</para>
    1.88 +
    1.89 +      <para id="x_560">Non discuterò alcun dettaglio del dialetto di regexp di Mercurial in questo libro, dato che le espressioni regolari non vengono usate molto spesso. Le regexp in stile Perl sono comunque già documentate in maniera esauriente su una moltitudine di siti web e in numerosi libri. Invece, qui mi concentrerò su alcune cose che dovreste sapere se vi trovate ad aver bisogno di usare le espressioni regolari con Mercurial.</para>
    1.90 +
    1.91 +      <para id="x_561">Un'espressione regolare cerca una corrispondenza con un intero nome di file, relativo alla radice del repository. In altre parole, anche se siete già nella sottodirectory <filename class="directory">foo</filename>, se volete una corrispondenza con i file in questa directory il vostro pattern dovrà cominciare con <quote><literal>foo/</literal></quote>.</para>
    1.92 +
    1.93 +      <para id="x_562">Una cosa da notare, se avete familiarità con le regexp in stile Perl, è che le espressioni regolari di Mercurial sono <emphasis>vincolate</emphasis>, nel senso che un'espressione regolare cerca una corrispondenza partendo sempre dall'inizio di una stringa e non da altre posizioni all'interno della stringa. Per cercare una corrispondenza in qualsiasi punto della stringa, il vostro pattern deve cominciare con <quote><literal>.*</literal></quote>.</para>
    1.94      </sect2>
    1.95    </sect1>
    1.96  
    1.97 @@ -138,7 +138,7 @@
    1.98    <sect1>
    1.99      <title>Ignorare permanentemente file e directory indesiderate</title>
   1.100  
   1.101 -    <para id="x_569">Quando create un nuovo repository, è possibile che nel tempo cresca fino a contenere file che <emphasis>non</emphasis> dovrebbero essere gestiti da Mercurial, ma che non vorreste vedere elencati ogni volta che eseguite <command>hg status</command>. Per esempio, i <quote>prodotti di assemblaggio</quote> sono file che vengono creati come parte dell'assemblaggio di un progetto ma che non dovrebbero essere gestiti da un sistema di controllo di revisione. I prodotti di assemblaggio più comuni sono i file di elaborazione generati da strumenti software come i compilatori. Un altro esempio sono i file di bloccaggio, i file di lavoro temporanei e i file di backup che gli editor di testo disseminano per le directory e che non ha alcun senso gestire.</para>
   1.102 +    <para id="x_569">Quando create un nuovo repository, è possibile che nel tempo cresca fino a contenere file che <emphasis>non</emphasis> dovrebbero essere gestiti da Mercurial, ma che non vorreste vedere elencati ogni volta che invocate <command>hg status</command>. Per esempio, i <quote>prodotti di assemblaggio</quote> sono file che vengono creati come parte dell'assemblaggio di un progetto ma che non dovrebbero essere gestiti da un sistema di controllo di revisione. I prodotti di assemblaggio più comuni sono i file di elaborazione generati da strumenti software come i compilatori. Un altro esempio sono i file di bloccaggio, i file di lavoro temporanei e i file di backup che gli editor di testo disseminano per le directory e che non ha alcun senso gestire.</para>
   1.103  
   1.104      <para id="x_6b4">Per fare in modo che Mercurial ignori permanentemente quei file, create un file chiamato <filename>.hgignore</filename> alla radice del vostro repository. <emphasis>Dovreste</emphasis> registrare questo file tramite <command>hg add</command> in modo che Mercurial ne tenga traccia insieme al resto dei contenuti del vostro repository, dato che anche i vostri collaboratori potrebbero trovarlo utile.</para>
   1.105  
   1.106 @@ -179,7 +179,7 @@
   1.107      <itemizedlist>
   1.108        <listitem><para id="x_56c">Completa insensibilità alle maiuscole. Le versioni maiuscole e minuscole di una lettera sono trattate come se fossero identiche, sia quando un file viene creato sia durante i successivi accessi. Questo è il funzionamento comune dei vecchi sistemi basati su DOS.</para>
   1.109        </listitem>
   1.110 -      <listitem><para id="x_56d">Conservazione delle maiuscole, ma insensibilità ad esse. Quando un file o una directory vengono creati, le maiuscole nel loro nome vengono memorizzate e possono essere recuperate e visualizzate dal sistema operativo. Quando un file esistente viene cercato, le maiuscole nel suo nome vengono ignorate. Questa è la situazione standard sotto Windows e MacOS. I nomi <filename>foo</filename> e <filename>FoO</filename> identificano lo stsso file. Questo trattamento intercambiabile delle lettere maiuscole e minuscole è anche chiamato <emphasis>ripiegamento delle maiuscole</emphasis>.</para>
   1.111 +      <listitem><para id="x_56d">Conservazione delle maiuscole, ma insensibilità ad esse. Quando un file o una directory vengono creati, le maiuscole nel loro nome vengono memorizzate e possono essere recuperate e visualizzate dal sistema operativo. Quando un file esistente viene cercato, le maiuscole nel suo nome vengono ignorate. Questa è la situazione standard su Windows e MacOS. I nomi <filename>foo</filename> e <filename>FoO</filename> identificano lo stesso file. Questo trattamento intercambiabile delle lettere maiuscole e minuscole è anche chiamato <emphasis>ripiegamento delle maiuscole</emphasis>.</para>
   1.112        </listitem>
   1.113        <listitem><para id="x_56e">Sensibilità alle maiuscole. Le lettere maiuscole di un nome sono significative in ogni momento. I nomi <filename>foo</filename> e <filename>FoO</filename> identificano due file differenti. Questo è il modo in cui i sistemi Linux e Unix lavorano normalmente.</para>
   1.114        </listitem></itemizedlist>
   1.115 @@ -189,7 +189,7 @@
   1.116      <sect2>
   1.117        <title>Memorizzazione del repository sicura e portabile</title>
   1.118  
   1.119 -      <para id="x_570">Il meccanismo di memorizzazione dei repository Mercurial è <emphasis>sicuro per le maiuscole</emphasis>. Traduce i nomi dei file in modo che possano essere memorizzati senza problemi sia su file system sensibili alle maiuscole sia su quelli insensibili alle maiuscole. Questo significa che potete usare i normali strumenti per la copia di file per trasferire un repository Mercurial su, per esempio, una chiavetta USB, e spostare la chiavetta e il repository avanti e indietro tra un Mac, un PC con Windows e una macchina Linux senza problemi.</para>
   1.120 +      <para id="x_570">Il meccanismo di memorizzazione dei repository Mercurial è <emphasis>sicuro per le maiuscole</emphasis>. Traduce i nomi dei file in modo che possano essere memorizzati senza problemi sia su file system sensibili alle maiuscole sia su quelli insensibili alle maiuscole. Questo significa che, per esempio, potete usare i normali strumenti per la copia di file per trasferire un repository Mercurial su una chiavetta USB, e spostare la chiavetta e il repository avanti e indietro tra un Mac, un PC con Windows e una macchina Linux senza problemi.</para>
   1.121  
   1.122      </sect2>
   1.123      <sect2>
   1.124 @@ -197,7 +197,7 @@
   1.125  
   1.126        <para id="x_571">Quando opera sulla directory di lavoro, Mercurial segue la politica di denominazione del file system su cui la directory di lavoro si trova. Se il file system conserva le maiuscole ma è insensibile ad esse, Mercurial tratterà i nomi che differiscono solo per le maiuscole come se fossero uguali.</para>
   1.127  
   1.128 -      <para id="x_572">&Egrave; importante ricordare che questo approccio permette di eseguire su un file system sensibile alle maiuscole (tipicamente Linux o Unix) il commit di un changeset che creerà problemi per gli utenti di file system insensibili alle maiuscole (di solito Windows e MacOS). Se un utente Linux inserisce nel repository le modifiche a due file, uno chiamato <filename>myfile.c</filename> e l'altro chiamato <filename>MyFile.c</filename>, questi verranno memorizzati correttamente. E quei file verranno correttamente rappresentati come due file separati nella directory di lavoro di altri utenti Linux.</para>
   1.129 +      <para id="x_572">&Egrave; importante ricordare che questo approccio permette di eseguire su un file system sensibile alle maiuscole (tipicamente Linux o Unix) il commit di un changeset che creerà problemi per gli utenti di file system insensibili alle maiuscole (di solito Windows e MacOS). Se un utente Linux inserisce nel repository le modifiche a due file, uno chiamato <filename>miofile.c</filename> e l'altro chiamato <filename>MioFile.c</filename>, questi file verranno memorizzati correttamente. E gli stessi file verranno correttamente rappresentati come due file separati nella directory di lavoro di altri utenti Linux.</para>
   1.130  
   1.131        <para id="x_573">Se un utente Windows o Mac estrae questo changeset, inizialmente non avrà alcun problema, perché il meccanismo di memorizzazione di un repository Mercurial è sicuro per le maiuscole. Tuttavia, appena tenta di aggiornare la directory di lavoro a quel changeset tramite <command role="hg-cmd">hg update</command>, o a unire il proprio lavoro con quel changeset tramite <command role="hg-cmd">hg merge</command>, Mercurial individuerà il conflitto tra i due nomi di file che il file system tratterebbe come lo stesso nome e impedirà all'aggiornamento o all'unione di avvenire.</para>
   1.132      </sect2>
     2.1 --- a/it/examples/auto-snippets.xml	Tue Aug 11 21:53:03 2009 +0200
     2.2 +++ b/it/examples/auto-snippets.xml	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
     2.3 @@ -138,18 +138,18 @@
     2.4  <!ENTITY interaction.extdiff.diff SYSTEM "results/extdiff.diff.lxo">
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    2.33  <!ENTITY interaction.hook.simple.init SYSTEM "results/hook.simple.init.lxo">
     3.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
     3.2 +++ b/it/examples/filenames.dirs.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
     3.3 @@ -0,0 +1,8 @@
     3.4 +<!-- BEGIN filenames.dirs -->
     3.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg status sorgenti</userinput>
     3.6 +? sorgenti/principale.py
     3.7 +? sorgenti/controllore/_controllore.c
     3.8 +? sorgenti/controllore/controllore.py
     3.9 +? sorgenti/xyzzy.txt
    3.10 +</screen>
    3.11 +<!-- END filenames.dirs -->
     4.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
     4.2 +++ b/it/examples/filenames.files.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
     4.3 @@ -0,0 +1,4 @@
     4.4 +<!-- BEGIN filenames.files -->
     4.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg add COPIARE LEGGIMI esempi/semplice.py</userinput>
     4.6 +</screen>
     4.7 +<!-- END filenames.files -->
     5.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
     5.2 +++ b/it/examples/filenames.filter.exclude.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
     5.3 @@ -0,0 +1,6 @@
     5.4 +<!-- BEGIN filenames.filter.exclude -->
     5.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg status -X '**.py' sorgenti</userinput>
     5.6 +? sorgenti/controllore/_controllore.c
     5.7 +? sorgenti/xyzzy.txt
     5.8 +</screen>
     5.9 +<!-- END filenames.filter.exclude -->
     6.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
     6.2 +++ b/it/examples/filenames.filter.include.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
     6.3 @@ -0,0 +1,5 @@
     6.4 +<!-- BEGIN filenames.filter.include -->
     6.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg status -I '*.in'</userinput>
     6.6 +? MANIFEST.in
     6.7 +</screen>
     6.8 +<!-- END filenames.filter.include -->
     7.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
     7.2 +++ b/it/examples/filenames.glob.group.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
     7.3 @@ -0,0 +1,6 @@
     7.4 +<!-- BEGIN filenames.glob.group -->
     7.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg status 'glob:*.{in,py}'</userinput>
     7.6 +? MANIFEST.in
     7.7 +? setup.py
     7.8 +</screen>
     7.9 +<!-- END filenames.glob.group -->
     8.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
     8.2 +++ b/it/examples/filenames.glob.question.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
     8.3 @@ -0,0 +1,5 @@
     8.4 +<!-- BEGIN filenames.glob.question -->
     8.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg status 'glob:**.?'</userinput>
     8.6 +? sorgenti/controllore/_controllore.c
     8.7 +</screen>
     8.8 +<!-- END filenames.glob.question -->
     9.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
     9.2 +++ b/it/examples/filenames.glob.range.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
     9.3 @@ -0,0 +1,6 @@
     9.4 +<!-- BEGIN filenames.glob.range -->
     9.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg status 'glob:**[nr-t]'</userinput>
     9.6 +? MANIFEST.in
     9.7 +? sorgenti/xyzzy.txt
     9.8 +</screen>
     9.9 +<!-- END filenames.glob.range -->
    10.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
    10.2 +++ b/it/examples/filenames.glob.star-starstar.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
    10.3 @@ -0,0 +1,11 @@
    10.4 +<!-- BEGIN filenames.glob.star-starstar -->
    10.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg status 'glob:*.py'</userinput>
    10.6 +? setup.py
    10.7 +<prompt>$</prompt> <userinput>hg status 'glob:**.py'</userinput>
    10.8 +A esempi/semplice.py
    10.9 +A sorgenti/principale.py
   10.10 +? esempi/efficiente.py
   10.11 +? setup.py
   10.12 +? sorgenti/controllore/controllore.py
   10.13 +</screen>
   10.14 +<!-- END filenames.glob.star-starstar -->
    11.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
    11.2 +++ b/it/examples/filenames.glob.star.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
    11.3 @@ -0,0 +1,5 @@
    11.4 +<!-- BEGIN filenames.glob.star -->
    11.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg add 'glob:*.py'</userinput>
    11.6 +aggiungo principale.py
    11.7 +</screen>
    11.8 +<!-- END filenames.glob.star -->
    12.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
    12.2 +++ b/it/examples/filenames.glob.starstar.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
    12.3 @@ -0,0 +1,10 @@
    12.4 +<!-- BEGIN filenames.glob.starstar -->
    12.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>cd ..</userinput>
    12.6 +<prompt>$</prompt> <userinput>hg status 'glob:**.py'</userinput>
    12.7 +A esempi/semplice.py
    12.8 +A sorgenti/principale.py
    12.9 +? esempi/efficiente.py
   12.10 +? setup.py
   12.11 +? sorgenti/controllore/controllore.py
   12.12 +</screen>
   12.13 +<!-- END filenames.glob.starstar -->
    13.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
    13.2 +++ b/it/examples/filenames.wdir-relname.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
    13.3 @@ -0,0 +1,25 @@
    13.4 +<!-- BEGIN filenames.wdir-relname -->
    13.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>hg status</userinput>
    13.6 +A COPIARE
    13.7 +A LEGGIMI
    13.8 +A esempi/semplice.py
    13.9 +? MANIFEST.in
   13.10 +? esempi/efficiente.py
   13.11 +? setup.py
   13.12 +? sorgenti/principale.py
   13.13 +? sorgenti/controllore/_controllore.c
   13.14 +? sorgenti/controllore/controllore.py
   13.15 +? sorgenti/xyzzy.txt
   13.16 +<prompt>$</prompt> <userinput>hg status `hg root`</userinput>
   13.17 +A ../COPIARE
   13.18 +A ../LEGGIMI
   13.19 +A ../esempi/semplice.py
   13.20 +? ../MANIFEST.in
   13.21 +? ../esempi/performante.py
   13.22 +? ../setup.py
   13.23 +? principale.py
   13.24 +? controllore/_controllore.c
   13.25 +? controllore/controllore.py
   13.26 +? xyzzy.txt
   13.27 +</screen>
   13.28 +<!-- END filenames.wdir-relname -->
    14.1 --- /dev/null	Thu Jan 01 00:00:00 1970 +0000
    14.2 +++ b/it/examples/filenames.wdir-subdir.it	Tue Aug 11 23:01:30 2009 +0200
    14.3 @@ -0,0 +1,17 @@
    14.4 +<!-- BEGIN filenames.wdir-subdir -->
    14.5 +<screen><prompt>$</prompt> <userinput>cd sorgenti</userinput>
    14.6 +<prompt>$</prompt> <userinput>hg add -n</userinput>
    14.7 +aggiungo ../MANIFEST.in
    14.8 +aggiungo ../esempi/efficiente.py
    14.9 +aggiungo ../setup.py
   14.10 +aggiungo principale.py
   14.11 +aggiungo controllore/_controllore.c
   14.12 +aggiungo controllore/controllore.py
   14.13 +aggiungo xyzzy.txt
   14.14 +<prompt>$</prompt> <userinput>hg add -n .</userinput>
   14.15 +aggiungo principale.py
   14.16 +aggiungo controllore/_controllore.c
   14.17 +aggiungo controllore/controllore.py
   14.18 +aggiungo xyzzy.txt
   14.19 +</screen>
   14.20 +<!-- END filenames.wdir-subdir -->