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changeset 819:0727262f69d1

Defaulting.
author Giulio@puck
date Sat Aug 15 20:34:10 2009 +0200 (2009-08-15)
parents 8789532f1583
children ed8eb63f56bd
files it/appB-mq-ref.xml it/ch04-concepts.xml it/ch06-collab.xml it/ch10-hook.xml
line diff
     1.1 --- a/it/appB-mq-ref.xml	Sat Aug 15 20:29:00 2009 +0200
     1.2 +++ b/it/appB-mq-ref.xml	Sat Aug 15 20:34:10 2009 +0200
     1.3 @@ -67,7 +67,7 @@
     1.4      <sect2>
     1.5        <title><command role="hg-ext-mq">qheader</command>&emdash;mostra l'intestazione/descrizione di una patch</title>
     1.6  
     1.7 -      <para id="x_5f7">Il comando <command role="hg-ext-mq">qheader</command> stampa l'intestazione, o descrizione, di una patch. Di default, stampa l'intestazione dell'ultima patch applicata. Dato un argomento, stampa l'intestazione della patch indicata.</para>
     1.8 +      <para id="x_5f7">Il comando <command role="hg-ext-mq">qheader</command> stampa l'intestazione, o descrizione, di una patch. Per default, stampa l'intestazione dell'ultima patch applicata. Dato un argomento, stampa l'intestazione della patch indicata.</para>
     1.9  
    1.10      </sect2>
    1.11      <sect2>
    1.12 @@ -149,7 +149,7 @@
    1.13      <sect2 id="sec:mqref:cmd:qpush">
    1.14        <title><command role="hg-ext-mq">qpush</command>&emdash;inserisce le patch in cima alla pila</title>
    1.15  
    1.16 -      <para id="x_60f">Il comando <command role="hg-ext-mq">qpush</command> aggiunge le patch in cima alla pila delle patch applicate. Di default, aggiunge solo una patch.</para>
    1.17 +      <para id="x_60f">Il comando <command role="hg-ext-mq">qpush</command> aggiunge le patch in cima alla pila delle patch applicate. Per default, aggiunge solo una patch.</para>
    1.18  
    1.19        <para id="x_610">Questo comando crea un nuovo changeset per rappresentare ogni patch applicata e aggiorna la directory di lavoro per applicare gli effetti delle patch.</para>
    1.20  
     2.1 --- a/it/ch04-concepts.xml	Sat Aug 15 20:29:00 2009 +0200
     2.2 +++ b/it/ch04-concepts.xml	Sat Aug 15 20:34:10 2009 +0200
     2.3 @@ -204,7 +204,7 @@
     2.4        </figure>
     2.5  
     2.6        <note>
     2.7 -	<para id="x_315">Se avete appena cominciato a lavorare con Mercurial, dovreste tenere a mente un <quote>errore</quote> comune, che è quello di usare il comando <command role="hg-cmd">hg pull</command> senza alcuna opzione. Di default, il comando <command role="hg-cmd">hg pull</command> <emphasis>non</emphasis> aggiorna la directory di lavoro, ma propagherà i nuovi cambiamenti nel vostro repository lasciandola sincronizzata allo stesso changeset in cui si trovava prima della propagazione. Se ora effettuate alcuni cambiamenti e poi li inserite, creerete una nuova testa, perché la vostra directory di lavoro non è stata sincronizzata alla revisione di punta corrente. Per combinare le operazioni di estrazione e aggiornamento, eseguite <command>hg pull -u</command>.</para>
     2.8 +	<para id="x_315">Se avete appena cominciato a lavorare con Mercurial, dovreste tenere a mente un <quote>errore</quote> comune, che è quello di usare il comando <command role="hg-cmd">hg pull</command> senza alcuna opzione. Per default, il comando <command role="hg-cmd">hg pull</command> <emphasis>non</emphasis> aggiorna la directory di lavoro, ma propagherà i nuovi cambiamenti nel vostro repository lasciandola sincronizzata allo stesso changeset in cui si trovava prima della propagazione. Se ora effettuate alcuni cambiamenti e poi li inserite, creerete una nuova testa, perché la vostra directory di lavoro non è stata sincronizzata alla revisione di punta corrente. Per combinare le operazioni di estrazione e aggiornamento, eseguite <command>hg pull -u</command>.</para>
     2.9  
    2.10  	<para id="x_316">Ho messo la parola <quote>errore</quote> tra virgolette perché tutto quello che dovete fare per rettificare la situazione in cui avete creato una nuova testa per sbaglio è eseguire il comando <command role="hg-cmd">hg merge</command> seguito da <command role="hg-cmd">hg commit</command>. In altre parole, questo errore non ha quasi mai conseguenze negative, ma è solo qualcosa che può sorprendere i nuovi utenti. Più avanti, discuterò altri modi per evitare questo comportamento e le ragioni per cui Mercurial si comporta in questo modo inizialmente sorprendente.</para>
    2.11        </note>
     3.1 --- a/it/ch06-collab.xml	Sat Aug 15 20:29:00 2009 +0200
     3.2 +++ b/it/ch06-collab.xml	Sat Aug 15 20:34:10 2009 +0200
     3.3 @@ -207,7 +207,7 @@
     3.4  
     3.5        <para id="x_483">Il comando <command role="hg-cmd">hg serve</command> non sa nulla del firewall che potreste avere installato a protezione del vostro sistema o della vostra rete: non è in grado di scoprire se avete un firewall né di controllarlo. Se altre persone non riescono ad accedere a un'istanza di <command role="hg-cmd">hg serve</command> in esecuzione, la seconda cosa che dovreste fare (<emphasis>dopo</emphasis> aver verificato che stiano usando l'URL corretto) è controllare la configurazione del vostro firewall.</para>
     3.6  
     3.7 -      <para id="x_484">Di default, <command role="hg-cmd">hg serve</command> accetta connessioni in entrata sulla porta 8000. Se un altro processo sta già occupando la porta che volete usare, potete specificare una porta differente tramite l'opzione <option role="hg-opt-serve">-p</option>.</para>
     3.8 +      <para id="x_484">Per default, <command role="hg-cmd">hg serve</command> accetta connessioni in entrata sulla porta 8000. Se un altro processo sta già occupando la porta che volete usare, potete specificare una porta differente tramite l'opzione <option role="hg-opt-serve">-p</option>.</para>
     3.9  
    3.10        <para id="x_485">Normalmente, quando <command role="hg-cmd">hg serve</command> parte, non stampa alcuna informazione, cosa che potrebbe intimidirvi. Se volete avere una conferma che il comando stia eseguendo correttamente, e volete scoprire l'esatto URL che dovreste inviare ai vostri collaboratori, lanciate <command role="hg-cmd">hg serve</command> con l'opzione <option role="hg-opt-global">-v</option>.</para>
    3.11      </sect2>
    3.12 @@ -316,7 +316,7 @@
    3.13  	</listitem>
    3.14  	<listitem><para id="x_4a5">Se l'errore è di tipo <quote>permission denied</quote> (permesso negato), potreste aver digitato in maniera inesatta il nome utente sul server, o la passphrase della vostra chiave, o la password dell'utente remoto.</para>
    3.15  	</listitem></itemizedlist>
    3.16 -      <para id="x_4a6">Riepilogando, se avete problemi di comunicazione con il demone ssh del server, per prima cosa assicuratevi che ne esista uno in esecuzione. Su molti sistemi sarà installato ma disabilitato di default. Una volta che avete compiuto questo passo, dovreste controllare che il firewall del server sia configurato per consentire connessioni in entrata verso la porta su cui il demone ssh si trova in ascolto (di solito, la 22). Non preoccupatevi di altri errori di configurazione più esotici fino a quando non avete controllato questi due.</para>
    3.17 +      <para id="x_4a6">Riepilogando, se avete problemi di comunicazione con il demone ssh del server, per prima cosa assicuratevi che ne esista uno in esecuzione. Su molti sistemi sarà installato ma disabilitato per default. Una volta che avete compiuto questo passo, dovreste controllare che il firewall del server sia configurato per consentire connessioni in entrata verso la porta su cui il demone ssh si trova in ascolto (di solito, la 22). Non preoccupatevi di altri errori di configurazione più esotici fino a quando non avete controllato questi due.</para>
    3.18  
    3.19        <para id="x_4a7">Se state usando un agente di autenticazione sul lato client per memorizzare le passphrase per le vostre chiavi, dovreste essere in grado di accedere al server senza che vi vengano chieste una passphrase o una password. Se vi viene comunque richiesta una passphrase, ecco alcune possibili cause.</para>
    3.20        <itemizedlist>
    3.21 @@ -455,7 +455,7 @@
    3.22  
    3.23  	<para id="x_4d1">Per completare i miei esperimenti, ho provato a configurare il sempre più popolare server web <literal>lighttpd</literal> per condividere lo stesso repository come appena descritto nel caso di Apache. Avevo già superato tutti i problemi illustrati con Apache, molti dei quali non sono dovuti a uno specifico server. Come risultato, ero piuttosto sicuro che i miei permessi per i file e le directory fossero corretti e che il mio script <filename role="special">hgweb.cgi</filename> fosse adeguatamente modificato.</para>
    3.24  
    3.25 -	<para id="x_4d2">Una volta messo in esecuzione Apache, riuscire a condividere il repository tramite <literal>lighttpd</literal> è stato un attimo (in altre parole, anche se state provando a usare <literal>lighttpd</literal>, dovreste leggere la sezione su Apache). Per prima cosa ho dovuto modificare la sezione <literal>mod_access</literal> del suo file di configurazione per abilitare <literal>mod_cgi</literal> e <literal>mod_userdir</literal>, che erano entrambi disabilitati di default sul mio sistema. Poi ho aggiunto alcune righe alla fine del file di configurazione per configurare questi moduli.</para>
    3.26 +	<para id="x_4d2">Una volta messo in esecuzione Apache, riuscire a condividere il repository tramite <literal>lighttpd</literal> è stato un attimo (in altre parole, anche se state provando a usare <literal>lighttpd</literal>, dovreste leggere la sezione su Apache). Per prima cosa ho dovuto modificare la sezione <literal>mod_access</literal> del suo file di configurazione per abilitare <literal>mod_cgi</literal> e <literal>mod_userdir</literal>, che erano entrambi disabilitati per default sul mio sistema. Poi ho aggiunto alcune righe alla fine del file di configurazione per configurare questi moduli.</para>
    3.27  	<programlisting>userdir.path = "public_html"
    3.28  cgi.assign = (".cgi" =&gt; "" )</programlisting>
    3.29  	<para id="x_4d3">Fatto questo, <literal>lighttpd</literal> ha funzionato immediatamente. Se avessi configurato <literal>lighttpd</literal> prima di Apache, mi sarei quasi certamente imbattuto negli stessi problemi di configurazione a livello di sistema incontrati con Apache. Tuttavia, ho trovato <literal>lighttpd</literal> notevolmente più facile da configurare di Apache, anche se ho usato Apache per più di una decade e questa è stata la mia prima esperienza con <literal>lighttpd</literal>.</para>
    3.30 @@ -476,7 +476,7 @@
    3.31  
    3.32        <para id="x_4d7">Una volta effettuata questa configurazione di base, provando a visitare <literal>http://nomemacchina/~nomeutente/hgwebdir.cgi</literal> con il vostro browser, dovreste vedere una lista di repository vuota. Se ottenete una finestra bianca o un messaggio di errore, provate a ripercorrere la lista di possibili problemi già vista nella <xref linkend="sec:collab:wtf"/>.</para>
    3.33  
    3.34 -      <para id="x_4d8">Lo script <filename role="special">hgwebdir.cgi</filename> si basa su un file di configurazione esterno. Di default, cerca un file chiamato <filename role="special">hgweb.config</filename> nella stessa directory in cui si trova. Dovrete creare questo file e renderlo leggibile agli altri. Il formato di questo file è simile a quello di un file <quote>ini</quote> di Windows, riconoscibile dal modulo <literal>ConfigParser</literal> <citation>web:configparser</citation> di Python.</para>
    3.35 +      <para id="x_4d8">Lo script <filename role="special">hgwebdir.cgi</filename> si basa su un file di configurazione esterno. Per default, cerca un file chiamato <filename role="special">hgweb.config</filename> nella stessa directory in cui si trova. Dovrete creare questo file e renderlo leggibile agli altri. Il formato di questo file è simile a quello di un file <quote>ini</quote> di Windows, riconoscibile dal modulo <literal>ConfigParser</literal> <citation>web:configparser</citation> di Python.</para>
    3.36  
    3.37        <para id="x_4d9">Il modo più facile di configurare <filename role="special">hgwebdir.cgi</filename> è tramite una sezione chiamata <literal>collections</literal>. Questo pubblicherà automaticamente <emphasis>tutti</emphasis> i repository contenuti nelle directory che nominate. La sezione dovrebbe somigliare a questa:</para>
    3.38        <programlisting>[collections]
    3.39 @@ -515,7 +515,7 @@
    3.40  
    3.41        <para id="x_4e3">L'interfaccia web di Mercurial permette agli utenti di scaricare un archivio di qualsiasi revisione. Questo archivio conterrà la fotografia della directory di lavoro scattata su quella revisione, ma non conterrà una copia dei dati del repository.</para>
    3.42  
    3.43 -      <para id="x_4e4">Di default, questa funzione è disabilitata. Per abilitarla, dovrete aggiungere un elemento <envar role="rc-item-web">allow_archive</envar> alla sezione <literal role="rc-web">web</literal> del vostro file <filename role="special">~/.hgrc</filename> come spiegato in dettaglio nella prossima sezione.</para>
    3.44 +      <para id="x_4e4">Per default, questa funzione è disabilitata. Per abilitarla, dovrete aggiungere un elemento <envar role="rc-item-web">allow_archive</envar> alla sezione <literal role="rc-web">web</literal> del vostro file <filename role="special">~/.hgrc</filename> come spiegato in dettaglio nella prossima sezione.</para>
    3.45      </sect2>
    3.46      <sect2>
    3.47        <title>Le opzioni di configurazione web</title>
    3.48 @@ -567,7 +567,7 @@
    3.49  	  <programlisting>[web]
    3.50  style = gitweb</programlisting>
    3.51  	</listitem>
    3.52 -	<listitem><para id="x_4f1"><envar role="rc-item-web">templates</envar>: percorso. La directory in cui cercare i file di template. Di default, Mercurial li cerca nella directory in cui è stato installato.</para>
    3.53 +	<listitem><para id="x_4f1"><envar role="rc-item-web">templates</envar>: percorso. La directory in cui cercare i file di template. Per default, Mercurial li cerca nella directory in cui è stato installato.</para>
    3.54  	</listitem></itemizedlist>
    3.55        <para id="x_4f2">Se state usando <filename role="special">hgwebdir.cgi</filename>, potete inserire gli elementi di configurazione <envar role="rc-item-web">motd</envar> e <envar role="rc-item-web">style</envar> nella sezione <literal role="rc-web">web</literal> del file <filename role="special">hgweb.config</filename> invece che nel file <filename role="special">~/.hgrc</filename>, nel caso lo troviate più conveniente.</para>
    3.56  
    3.57 @@ -589,11 +589,11 @@
    3.58  	<itemizedlist>
    3.59  	  <listitem><para id="x_4f7"><envar role="rc-item-web">accesslog</envar>: percorso. Il nome di un file in cui tenere un registro degli accessi. Normalmente, il comando <command role="hg-cmd">hg serve</command> scrive queste informazioni sul canale di uscita predefinito, non su un file. Le voci del registro vengono scritte nel formato <quote>combinato</quote> che è uno standard usato da quasi tutti i server web.</para>
    3.60  	  </listitem>
    3.61 -	  <listitem><para id="x_4f8"><envar role="rc-item-web">address</envar>: stringa. L'indirizzo locale su cui il server dovrebbe essere in ascolto per le connessioni in entrata. Di default, il server è in ascolto su tutti gli indirizzi.</para>
    3.62 +	  <listitem><para id="x_4f8"><envar role="rc-item-web">address</envar>: stringa. L'indirizzo locale su cui il server dovrebbe essere in ascolto per le connessioni in entrata. Per default, il server è in ascolto su tutti gli indirizzi.</para>
    3.63  	  </listitem>
    3.64  	  <listitem><para id="x_4f9"><envar role="rc-item-web">errorlog</envar>: percorso. Il nome di un file in cui tenere un registro degli errori. Normalmente, il comando <command role="hg-cmd">hg serve</command> scrive queste informazioni sul canale di uscita predefinito, non su un file.</para>
    3.65  	  </listitem>
    3.66 -	  <listitem><para id="x_4fa"><envar role="rc-item-web">ipv6</envar>: booleano. Indica se usare il protocollo IPv6. Di default, IPv6 non viene usato.</para>
    3.67 +	  <listitem><para id="x_4fa"><envar role="rc-item-web">ipv6</envar>: booleano. Indica se usare il protocollo IPv6. Per default, IPv6 non viene usato.</para>
    3.68  	  </listitem>
    3.69  	  <listitem><para id="x_4fb"><envar role="rc-item-web">port</envar>: intero. Il numero di porta TCP su cui il server dovrebbe essere in ascolto. Il numero di porta predefinito è 8000.</para>
    3.70  	  </listitem></itemizedlist>
    3.71 @@ -619,7 +619,7 @@
    3.72      <sect2>
    3.73        <title>Rendere Mercurial meno prevenuto</title>
    3.74  
    3.75 -      <para id="x_6b2">Un file <filename>hgrc</filename> globale può essere utile nella situazione in cui gli utenti stanno estraendo cambiamenti posseduti da altri utenti. Di default, Mercurial non si fida della maggior parte degli elementi di configurazione contenuti nel file <filename>.hg/hgrc</filename> all'interno di un repository che è posseduto da un utente differente. Se cloniamo o estraiamo i cambiamenti da un repository di questo tipo, Mercurial stamperà un avvertimento dicendo che non si fida dei dati nel file <filename>.hg/hgrc</filename> di quel repository.</para>
    3.76 +      <para id="x_6b2">Un file <filename>hgrc</filename> globale può essere utile nella situazione in cui gli utenti stanno estraendo cambiamenti posseduti da altri utenti. Per default, Mercurial non si fida della maggior parte degli elementi di configurazione contenuti nel file <filename>.hg/hgrc</filename> all'interno di un repository che è posseduto da un utente differente. Se cloniamo o estraiamo i cambiamenti da un repository di questo tipo, Mercurial stamperà un avvertimento dicendo che non si fida dei dati nel file <filename>.hg/hgrc</filename> di quel repository.</para>
    3.77  
    3.78        <para id="x_6b3">Se tutti i membri di uno specifico gruppo Unix fanno parte dello stesso gruppo di sviluppo e <emphasis>dovrebbero</emphasis> fidarsi l'uno delle impostazioni di configurazione dell'altro, o se vogliamo fidarci di alcuni utenti particolari, possiamo rimpiazzare il comportamento guardingo predefinito di Mercurial creando un file <filename>hgrc</filename> di sistema come il seguente:</para>
    3.79  
     4.1 --- a/it/ch10-hook.xml	Sat Aug 15 20:29:00 2009 +0200
     4.2 +++ b/it/ch10-hook.xml	Sat Aug 15 20:34:10 2009 +0200
     4.3 @@ -359,7 +359,7 @@
     4.4        <sect3>
     4.5  	<title>Correlare i nomi utente Mercurial ai nomi utente Bugzilla</title>
     4.6  
     4.7 -	<para id="x_259">Di default, l'hook <literal role="hg-ext">bugzilla</literal> prova a utilizzare l'indirizzo email di chi ha eseguito il commit del changeset come il nome utente Bugzilla con cui aggiornare un bug. Se questa impostazione non vi soddisfa, potete correlare gli indirizzi email degli utenti Mercurial ai nomi utente Bugzilla tramite una sezione <literal role="rc-usermap">usermap</literal>.</para>
     4.8 +	<para id="x_259">Per default, l'hook <literal role="hg-ext">bugzilla</literal> prova a utilizzare l'indirizzo email di chi ha eseguito il commit del changeset come il nome utente Bugzilla con cui aggiornare un bug. Se questa impostazione non vi soddisfa, potete correlare gli indirizzi email degli utenti Mercurial ai nomi utente Bugzilla tramite una sezione <literal role="rc-usermap">usermap</literal>.</para>
     4.9  
    4.10  	<para id="x_25a">Ogni elemento nella sezione <literal role="rc-usermap">usermap</literal> contiene un indirizzo email sulla sinistra e un nome utente Bugzilla sulla destra.</para>
    4.11  	<programlisting>[usermap]
    4.12 @@ -424,7 +424,7 @@
    4.13  
    4.14        <para id="x_26b">Come l'hook <literal role="hg-ext">bugzilla</literal>, anche l'hook <literal role="hg-ext">notify</literal> è guidato da un template, in modo che possiate personalizzare il contenuto dei messaggi di notifica inviati.</para>
    4.15  
    4.16 -      <para id="x_26c">Di default, l'hook <literal role="hg-ext">notify</literal> include un diff di ogni changeset che spedisce, ma potete limitare le dimensioni del diff oppure disattivarlo interamente. L'inclusione del diff è utile per consentire agli interessati di revisionare i cambiamenti immediatamente piuttosto che obbligarli a cliccare per seguire un URL.</para>
    4.17 +      <para id="x_26c">Per default, l'hook <literal role="hg-ext">notify</literal> include un diff di ogni changeset che spedisce, ma potete limitare le dimensioni del diff oppure disattivarlo interamente. L'inclusione del diff è utile per consentire agli interessati di revisionare i cambiamenti immediatamente piuttosto che obbligarli a cliccare per seguire un URL.</para>
    4.18  
    4.19        <sect3>
    4.20  	<title>Configurare l'hook <literal role="hg-ext">notify</literal></title>
    4.21 @@ -438,7 +438,7 @@
    4.22  
    4.23  	<para id="x_26e">Le informazioni di configurazione per questo hook si trovano nella sezione <literal role="rc-notify">notify</literal> del file <filename role="special">~/.hgrc</filename>.</para>
    4.24  	<itemizedlist>
    4.25 -	  <listitem><para id="x_26f"><envar role="rc-item-notify">test</envar>: di default, questo hook non spedisce alcuna email, ma stampa il messaggio che <emphasis>avrebbe</emphasis> inviato. Impostate questo elemento a <literal>false</literal> per consentire la spedizione delle email. La ragione per cui la spedizione delle email è disabilitata di default è che ci vogliono diverse prove per configurare questa estensione esattamente come vorreste, e non starebbe bene infastidire gli interessati con un certo numero di notifiche <quote>guaste</quote> mentre correggete la vostra configurazione.</para>
    4.26 +	  <listitem><para id="x_26f"><envar role="rc-item-notify">test</envar>: per default, questo hook non spedisce alcuna email, ma stampa il messaggio che <emphasis>avrebbe</emphasis> inviato. Impostate questo elemento a <literal>false</literal> per consentire la spedizione delle email. La ragione per cui la spedizione delle email è disabilitata per default è che ci vogliono diverse prove per configurare questa estensione esattamente come vorreste, e non starebbe bene infastidire gli interessati con un certo numero di notifiche <quote>guaste</quote> mentre correggete la vostra configurazione.</para>
    4.27  	  </listitem>
    4.28  	  <listitem><para id="x_270"><envar role="rc-item-notify">config</envar>: il percorso di un file di configurazione che contiene le informazioni di iscrizione. Questo viene tenuto separato dal file <filename role="special">~/.hgrc</filename> principale in modo che possiate mantenerlo in un proprio repository. Le persone possono poi clonare quel repository, aggiornare le proprie iscrizioni e trasmettere i cambiamenti al vostro server.</para>
    4.29  	  </listitem>
    4.30 @@ -446,7 +446,7 @@
    4.31  	  </listitem>
    4.32  	  <listitem><para id="x_272"><envar role="rc-item-notify">template</envar>: il testo del template da usare per inviare i messaggi. Questo specifica i contenuti sia delle intestazioni che del corpo del messaggio.</para>
    4.33  	  </listitem>
    4.34 -	  <listitem><para id="x_273"><envar role="rc-item-notify">maxdiff</envar>: il massimo numero di righe di dati di diff da aggiungere alla fine di un messaggio. Se un diff è più lungo di questo limite, viene troncato. Di default, questo valore è impostato a 300. Impostate questo valore a <literal>0</literal> per omettere i diff dalle email di notifica.</para>
    4.35 +	  <listitem><para id="x_273"><envar role="rc-item-notify">maxdiff</envar>: il massimo numero di righe di dati di diff da aggiungere alla fine di un messaggio. Se un diff è più lungo di questo limite, viene troncato. Per default, questo valore è impostato a 300. Impostate questo valore a <literal>0</literal> per omettere i diff dalle email di notifica.</para>
    4.36  	  </listitem>
    4.37  	  <listitem><para id="x_274"><envar role="rc-item-notify">sources</envar>: una lista di modalità di provenienza dei changeset da considerare. Questo vi permette di limitare <literal role="hg-ext">notify</literal> in modo che spedisca email riguardanti solo utenti remoti che hanno trasmesso modifiche a questo repository attraverso un server, per esempio. Leggete la <xref linkend="sec:hook:sources"/> per sapere quali modalità potete specificare qui.</para>
    4.38  	  </listitem></itemizedlist>